
Sanità: nascite, ad Avezzano il “riscatto” della culla
Dall’ospedale di Avezzano il “riscatto” della culla: in Italia nascite in picchiata, nella Marsica in crescita.
Mentre la Penisola registra il minimo storico (appena 515.000 bebè nel 2013) il reparto di ostetricia e ginecologia di Avezzano, diretto dal dr. Giuseppe Ruggeri, può vantare un dato in clamorosa controtendenza: 20 parti in più nel semestre gennaio – maggio 2014.
Nei primi 5 mesi dell’anno in corso, al reparto avezzanese sono venuti alla luce 420 bimbi, contro i 400 del corrispondente periodo del 2013. Un trend che, se confermato, potrebbe consolidare a fine anno lo score positivo. Ostetricia, negli ultimi anni, si è sempre mantenuta al di sopra dei 1.000 parti, come confermato dalle 1.020 nascite del 2013. I motivi della contrazione della nascite, di cui per ora il presidio di Avezzano pare non risentire, sono dovuti in ampia misura (come conferma l’analisi Istat) alla crisi economica e di lavoro.
Una difficoltà che si riscontra anche nell’aumento della mole di lavoro del reparto. Un dato su tutti: il numero, quasi raddoppiato, dall’ultimo scorcio del 2013 a oggi, delle visite chieste durante la gravidanza: da 70 a 120 al mese. Alle stelle anche le ecografie: 96 al mese. Il motivo è dovuto proprio alla difficoltà economiche che spingono le donne, dal momento del concepimento al parto, a fare i controlli in ospedale (dove durante la gravidanza non si paga il ticket) anzichè dal proprio ginecologo di fiducia dove l’onorario ‘pesa’. In ospedale, oltre a immigrate, sempre più italiane.
«Nei mesi scorsi – conferma il direttore di Ostetricia Ruggeri -, in ambulatorio le prenotazioni per i controlli in gravidanza erano in numero largamente inferiore e provenivano soprattutto da donne immigrate. Oggi, invece, c’è un notevole aumento di visite ed esami, dovuto anche alla presenza sempre più consistente di donne italiane, tanto che le l’agenda delle prenotazioni è sempre piena. Abbiamo raddoppiato lo sforzo sia come impegno del personale (con aumento del numero di ore in ambulatorio) sia come utilizzo delle apparecchiature». Ormai da più di 5 anni Ostetricia, ovviamente previo consenso della coppia, raccoglie il sangue del cordone ombelicale che contiene cellule staminali da utilizzare nelle cure delle malattie del sangue (leucemie ecc…).
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