
di Gioia Chiostri
Chiudere gli occhi per un momento. Immaginarsi il cielo. Inventarselo rosso fuoco, striato d’arcobaleno. L’Arte, quella maestra senza forma e senza età che il mondo dipinge sempre nuovo, fa capolino anche nella città aquilana. Studenti di tutte le scuole e di tutte le università hanno riproposto quest’anno la consueta giornata dedicata alle manifestazioni artistiche, culturali e sportive. Un mix di musica, [i]street art[/i], baldoria, concerti, sport e recitazione che ha preso possesso di piazza San Basilio ieri, 31 maggio, in un’incandescenza di energie senza pari.
«Questa giornata è una nuova ricorrenza organizzata dai ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti dell’Aquila, come accade oramai tutti gli anni in quasi tutto lo stivale italiano – spiega Valerio Di Pasquale, studente del liceo classico Cotugno dell’Aquila, motore immobile dell’organizzazione – La giornata dell’arte è consistita in un ventaglio di eventi variegato, che ha toccato tutti gli argomenti che la Cps solitamente si trova a trattare. Parliamo di arte, sport e socialità. Questo evento ha dato agli studenti la possibilità di esporre proprie opere, praticare sport e conoscere le associazioni componenti la realtà giovanile locale. Quest’anno, però, abbiamo cercato di offrire ai ragazzi delle proposte interessanti, ma spesso poco considerate dalla città».
Ossia? «La giornata dell’arte è iniziata ieri mattina presto – risponde Valerio – con larga partecipazione di giovani e larga concretizzazione di varie attività. E’ terminata ieri notte con il concerto dei Dabadub Sound System, Zona Rossa Krew e del gruppo di ragazzi Think Over, band musicali molto apprezzate a livello territoriale».
Perché si è deciso di mobilitare monti e mari per dare la possibilità alle scuole di vivere una giornata ‘di cultura’? «Ci ha guidato sicuramente la voglia di proporre un evento per i giovani che fosse per una volta in centro. Vogliamo che questo luogo, il centro storico appunto, faccia parte della vita di studenti e universitari e che dimostri di poter fornire anche qualche novità che stuzzichi la vita sociale delle più vicine generazioni. Anche il solo far sì che i ragazzi ricordino il nome di piazza San Basilio rappresenta per noi un traguardo importante. In breve: allargare le attività inerenti la scuola alla vita sociale, che vogliamo torni forte anche in centro, ci sembra un metodo efficace per attuare questo capovolgimento sociale».
Quanto tempo ci è voluto ad organizzarla? Credi che sia stata apprezzata? «La giornata dell’arte ci ha richiesto quasi un mese di lavoro, fra aiuti richiesti e peripezie affrontate. Speriamo di ottenere un buon risultato e di dimostrare l’importanza dell’evento, soprattutto nel nostro contesto, sia a chi ci ha aiutato, sia a chi non vi ha creduto. Il messaggio veicolato dalla festa dell’arte lo rivolgiamo alla dirigenze e ai corpi studenteschi e universitari, ma anche alla politica locale, che potrebbe ricordarsi di noi giovani aquilani un po’ più spesso».
«Noi della Cps – conclude Valerio – crediamo nell’efficacia della Giornata e cogliamo l’occasione per ringraziare il Comune dell’Aquila per la collaborazione e le attività commerciali partecipanti: il Punto Basilio, l’All Beers, la Rosticceria Gianni e la sala di registrazione REC. Un grazie anche a tutti coloro che hanno partecipato per arricchire la giornata».
Si chiude il sipario su un luogo storico del capoluogo abruzzese artistico. Si auspica che la gioventù possa averlo riacceso, anche solo per un momento, attraverso la scintilla del fare e dell’agire.
[i]A breve fotoracconto dell’evento.[/i]