Emergenze, intesa Enel-Protezione Civile

3 giugno 2014 | 12:43
Share0
Emergenze, intesa Enel-Protezione Civile

E’ stato firmato oggi a L’Aquila dal capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, e dall’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, un protocollo di intesa per la gestione delle emergenze sul sistema elettrico Enel, a livello nazionale.

La firma ha avuto luogo presso il Centro di Addestramento Operativo di Enel Distribuzione, alla presenza del sindaco della città dell’Aquila, Massimo Cialente, del sottosegretario all’Economia con delega alla ricostruzione, Giovanni Legnini, del neopresidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e del direttore della divisione Infrastrutture e Reti di Enel, Livio Gallo.

Sulla base delle positive esperienze di collaborazione, l’accordo, della durata di due anni, mira a rafforzare ulteriormente i rapporti di cooperazione e definire piani di emergenza specifici per ogni tipo di rischio con impatto sul servizio elettrico.

L’intesa, inoltre, prevede la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto per definire le attività nelle aree di comune interesse. In particolare si punterà a garantire: l’ottimizzazione delle procedure e del flusso delle comunicazioni sia in condizioni ordinarie che in fase di emergenza, anche attraverso l’eventuale integrazione dei rispettivi sistemi informativi; l’elaborazione di moduli di formazione congiunta e di esercitazioni, al fine di incrementare la conoscenza dei rispettivi modelli organizzativi e di intervento, accrescendo la capacità di risposta sinergica; la facilitazione dell’interazione tra Enel e le articolazioni territoriali del Servizio Nazionale della Protezione Civile (Regioni, Province e Prefetture) con particolare riferimento alla pianificazione di protezione civile.

«La scelta dell’Aquila per la firma oggi di questo protocollo di collaborazione non è casuale – ha sottolineato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace -. Proprio qui infatti, i nostri colleghi della Distribuzione hanno ricevuto l’attestato di benemerenza di prima classe dalla Protezione civile per l’impegno profuso nel portare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto, consentendo nel più breve tempo possibile il ripristino del servizio elettrico, necessario alla ripresa delle varie attività cittadine. Un’ulteriore riprova di come solo un perfetto coordinamento tra operatori di pubblico servizio e Dipartimento di Protezione civile può assicurare la risposta più celere nel risolvere le criticità, a tutela degli interessi fondamentali di tutti i cittadini».

«L’accordo di oggi sancisce, ancora una volta, la centralità della tutela dei cittadini nell’azione del sistema di protezione civile. Questo protocollo, infatti – ha aggiunto il prefetto – ha come obiettivo principale la definizione degli interventi e della struttura organizzativa necessari per fronteggiare al meglio delle possibilità gli eventi calamitosi che si verificheranno sull’intero territorio nazionale. Con l’accordo, inoltre, si ribadisce il forte impegno condiviso nella prevenzione per garantire, anche in caso di calamità, la piena continuità del servizio elettrico, nel mondo di oggi uno dei bisogni essenziali per i cittadini. Enel, infatti, è parte importante del sistema di protezione civile e siede sempre, in situazioni di emergenza nazionale, nel Comitato Operativo. Dipartimento nazionale della protezione civile ed Enel hanno lavorato fianco a fianco in tutte le piu’ grandi emergenze che negli ultimi anni hanno colpito il nostro paese, su tutte proprio nel corso del post terremoto in Abruzzo nel 2009».

SULLO STATO ATTUALE DELLA PROTEZIONE CIVILE: «Abbiamo vissuto un’epoca nella quale alla protezione civile era richiesto di fare cose ordinarie con poteri straordinari sia negli strumenti normativi che finanziari. Poi nel pendolo tipicamente italico siamo passati a fare cose straordinarie con mezzi ordinari e soprattutto con quella frase di stile ad invarianza di spesa». Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, parlando a L’Aquila a margine della firma del protocollo d’intesa tra l’Enel e e il suo Dipartimento per la prevenzione e la gestione delle emergenze.

«Io – ha ricordato – personalmente ho avuto quattro presidenti del Consiglio e cinque interventi normativi, quasi da accanimento terapeutico. Oggi credo che ci sia bisogno di mettere un punto, fare un po’ pace con noi stessi, chiarirci su che cosa vogliamo dal sistema di protezione civile, di definire gli orizzonti. La cosa più avvilente che mi è data di vivere – ha osservato il prefetto – è quella di andare nei territori all’esito di una vicenda calamitosa e di non saper dire ai cittadini quello che li aspetterà. Credo sia una cosa immorale perché che le condizioni della finanza pubblica non consentano quanto fatto in passato è noto, ma l’importante è dirlo. Oggi vado nei territori che possano essere marchigiani, liguri, calabresi, campani, pugliesi, lucani e se un cittadino che paga le tasse ed è rispettoso della legge fa la domanda, all’esito di tutto questo qual è – si è chiesto infine Gabrielli – l’aiuto che lo Stato dà alla mia condizione di disagio?. Oggi io dico non lo so».