Gestione emergenze Aq, Enel fabbro della nuova tecnologia

3 giugno 2014 | 12:06
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Gestione emergenze Aq, Enel fabbro della nuova tecnologia

«Conosco questa azienda da 14 anni, abbiamo davanti a noi una grande opportunità quella di fare emergere in maniera molto forte la grande vocazione industriale, per la verità che era stata un po’ abbandonata, la capacità tecnologica e di innovare per rendere un migliore servizio al cittadino».

Così l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, sul futuro dell’azienda, all’Aquila per la firma di un protocollo tra Enel e Protezione Civile per la gestione delle emergenze.

A proposito dello sviluppo estero di Enel, Starace, in sella dal 23 maggio scorso, ha sottolineato che «da italiani dobbiamo essere consci di una cosa: nel campo dell’elettricità siamo un sistema molto avanzato, siamo tra i pochi paesi europei ad aver messo in campo come tecnologia quello che abbiamo oggi in Italia, insomma siamo tra i più avanzati».

«Dobbiamo capire – ha continuato Starace – in che modo utilizzare al meglio le nostre tecnologie nell’ambito dei sistemi più arretrati» ma, ha precisato l’ex amministratore delegato di Green Power, a patto di continuare ad insistere e ad investire sui contenuti tecnologici ed industriali.

«Non è difficile rientrare del debito. – ha aggiunto a margine della conferenza Starace – Ci sono tante opportunità di riduzione, tutte passano per un piano di dismissione di asset non strategici, soprattutto all’estero».

Nel sottolineare che «il piano per di rientro del debito per il 2014 ammonta complessivamente a 4,4 miliardi di euro», Starace ha specificato in riferimento agli asset che «sono tutti strategici e non strategici allo stesso modo» aggiungendo poi che Enel ha «una serie di impianti e strutture industriali in alcuni paesi europei che possono essere ceduti e così tranquillamente rientrare del debito».