
«Io sostengo che, dal nostro punto di vista, è una sentenza che crea problemi». Così il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, a margine di un evento a L’Aquila, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla condanna in primo grado a sei anni di sette membri della commissione Grandi Rischi con l’accusa di aver rassicurato falsamente la popolazione aquilana 5 giorni prima del sisma. Una sentenza che dice che il problema della vulnerabilità degli edifici «è ovvio quanto inutile», spiega, «è un messaggio devastante».
«Io – afferma Gabrielli – sto battendomi da tre anni e mezzo per far comprendere che il tema della sicurezza sismica passa per l’intervento sulla vulnerabilità degli edifici. Una sentenza che dice che questo problema è ovvio quanto inutile per me è un messaggio devastante. Rispetto le sentenze, quando avranno l’autorità di cosa giudicata, il che non ci esime dal non commentarle, perché se non si possono nemmeno più commentare le cose, lo trovo veramente paradossale».
Gabrielli, prefetto dell’Aquila dalle ore successive al terremoto del 6 aprile 2009 per circa un anno prima di approdare alla Protezione Civile nazionale, ha inviato un pensiero ai familiari delle vittime del sisma: «Rispetto dal profondo del cuore la posizione dei familiari, ma il loro dolore non sarà lenito certamente da una sentenza».
«Io ho una preoccupazione come organo di ausilio del Presidente del Consiglio sulle politiche di Protezione civile, che passi l’idea che queste cose possono essere previste e quindi tutto sommato si aspetta più o meno messianicamente che qualcuno ci dica se ci sarà un terremoto, e non si faccia nulla – ha concluso – per la messa in sicurezza degli edifici».
[i]Fonte: Ansa[/i]