
di Nando Giammarini*
Splendida serata, a Casalpalocco, in occasione del XIV Concorso letterario internazionale il “Telescopio 2014”, lo scorso 16 maggio, alle ore 16, nella sala teatro della chiesa San Timoteo in via Appelle 1. Tre ore volate via in tutta fretta, in un’atmosfera di serenità e spensieratezza.
Questa storica manifestazione culturale, curata nei minimi particolari dalla professoressa Sara Morina, con il patrocinio del Municipio X e del Consorzio di Casalpalocco, è uno degli eventi culturali più importanti del litorale romano e dell’intera Capitale d’Italia. Essa ha dato la possibilità a tanti amanti della scrittura di poter esprimere tramite poesie, racconti e prosa quel tesoro nascosto nel profondo del cuore ricco di sentimenti, sensazioni ed emozioni che sgorgano, in particolari momenti della vita, dando a tutti la possibilità di far conoscere la propria essenza di creatività e fantasia, uscendo così dal velo dell’anonimato.
La professoressa Morina, una donna profondamente innamorata del sapere, siciliana di origine, laureata a Palermo, ha insegnato anche nelle scuole medie di Taranto e Roma. Interagisce su vari fronti, dall’essere giornalista professionista, autrice di poesie, saggi, recensioni e racconti che hanno varcato i confini nazionali, sino a collaborare con una pagina del giornale di Ostia e a presiedere l’associazione culturale scientifica e sociale “Il Telescopio”.
Un incontro, ancor prima che un evento, di grande levatura morale, valorizzato dalla partecipazione convinta ed appassionata di tanta gente, accomunata da spirito ed estro poetico verso le varie forme artistiche, previste dal bando. Le tante espressioni sono incastonate armonicamente tra loro, nel rispetto delle varie discipline ed esternate tra dolore e speranza, solitudine e compagnia, in una continua ricerca di sensibilità, dolcezza ed umanità.
Un meraviglioso momento di condivisione, aggregazione e comunicazione sociale per riscoprire, mettendo in evidenza, il misterioso e l’arcano delle proprie emozioni più nascoste nelle pieghe dell’animo. Dobbiamo poi tener sempre ben presente che l’arte è un veicolo di pace, uno strumento che ci aiuta ad esternare ciò che di bello e di magico ci circonda ed unisce.
Un sentito e coinvolgente discorso di presentazione della professoressa Morina ha reso speciale ed unica, con parole di elogio e ringraziamento, la premiazione dei tanti artisti intervenuti.
Lei è arrivata a sostenere: ”[i]Scrivere è, a volte, un bisogno impellente per manifestare i propri pensieri: le aspirazioni, i desideri i sogni. Nella poesia il verso è istintivo: brevi frasi e vasti significati da interpretare. La Narrativa ci dà un’idea particolareggiata dei fatti descritti, dove tutto è esplicito. Per cui la poesia rimane sempre il grande mistero da scoprie[/i]”.
Tantissimi gli elaborati – articolati in diverse sezioni, quali poesia, cultura, giornalismo, poesia romanesca e narrativa racconti – arrivati e valutati da una giuria attenta ed imparziale.
Al tavolo della presidenza la professoressa Morina; la professoressa Ornella Bergamini, presidente della Commissione cultura del X Municipio del Comune di Roma, che ha portato il saluto del presidente Andrea Tassone; il dottor Leandro Aglieri, presidente del Comitato Rinnovamento di Casalpalocco.
Vincitrice del premio premio [i]ex aequo[/i] con altre due persone, Mezzabarba Rossana e Simonelli Rosa, Maria Elena Marinucci, abruzzese dell’Aquilano, cui formuliamo i nostri complimenti, con la poesia: ”La gioia di un sorriso”.
Sentire le varie poesie era come passeggiare in un prato con il sole che accarezza la terra, mentre sbocciano mandorli e viole.
*lettore
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