Più collegamenti, Pietrucci: «Ecco L’Aquila che vorrei»

6 giugno 2014 | 15:19
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Più collegamenti, Pietrucci: «Ecco L’Aquila che vorrei»

«I prossimi cinque anni saranno determinanti per la nostra regione. Le

capacità, la lungimiranza e l’ampissimo consenso di cui gode Luciano D’Alfonso

consentono, finalmente, di sperare che l’Abruzzo possa uscire dal letargo in

cui era caduto e ripartire, in termini di crescita e di sviluppo.

Tra le priorità che, personalmente, caldeggerò al Presidente e per cui mi

batterò fino in fondo, c’è quella legata ai collegamenti infrastrutturali. Mi

riferisco, in particolare, alla tratta L’Aquila -Pescara, che collega le due

principali realtà della regione, alla tratta L’Aquila -Amatrice che, attraverso

l’Alta Valle dell’Aterno, unisce Abruzzo e Lazio, e alla tratta L’Aquila –

Roma». Questo il commento del neo consigliere regionale aquilano Pierpaolo Pietrucci.

«Si tratta di percorsi – scrive nella nota – che vanno potenziati, fino a raggiungere una mobilità

realmente efficace e al passo coi tempi.

Quaranta minuti tra L’Aquila e Pescara e 50 per raggiungere la capitale.

Questo l’obiettivo da perseguire, creando un vero sistema regione, in grado di

incentivare lavoro ed economia, di favorire la nascita di nuove realtà

produttive e la crescita di quelle esistenti, di supportare il comparto

turistico».

«Gli obiettivi da mettere in agenda sono, pertanto, legati all’adeguamento e al

potenziamento della statale 17, migliorando la viabilità e la sicurezza e

accorciando i tempi di percorrenza che, nel 2014, sono inaccettabili tra due

realtà, come L’Aquila e Pescara, che ospitano sedi nevralgiche per il comparto

istituzionale, economico e di servizi».

«Occorre inoltre – conclude Pietrucci – lavorare sui collegamenti tra L’Aquila e Roma, in modo da

creare un sistema integrato di viabilità e trasporti che consenta di superare i

rallentamenti della tangenziale e porti i tempi di percorrenza a 50 minuti.

Importantissimo, infine, il ruolo della superstrada L’Aquila – Amatrice. Bene,

infatti, l’avvio dei lavori per l’ulteriore lotto di interventi, che più volte

ho sollecitato da consigliere provinciale, ma occorre velocizzare i tempi delle

procedure e arrivare al completamento dell’arteria, dal momento che le

popolazioni locali aspettano da 20 anni che quest’opera pubblica veda la luce.

Ne va della sopravvivenza stessa delle aree interne, della loro possibilità

di continuare a esistere e di crescere, oppure di andare incontro a

spopolamento e perdite economiche e occupazionali.

Obiettivi a cui oggi, con D’Alfonso come presidente, possiamo finalmente

guardare con fiducia e concretezza».