Giò Art ad Avezzano, il giorno dopo

8 giugno 2014 | 13:15
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Giò Art ad Avezzano, il giorno dopo

di Gioia Chiostri

Si è conclusa la Giò Art, la giornata dell’arte organizzata ad Avezzano dalla Consulta degli studenti provinciale, ha chiuso i battenti dopo cena, lasciando il sorriso sulla bocca di tutti quelli che vi hanno partecipato.

Emozioni uniche, irripetibili, soprattutto nel pomeriggio, quando si sono intervallate sul palco quattro band, di cui tre rock e una sui generis, che hanno allietato i presenti con la messa in scena di veri e propri concerti da mostri del palco. L’anno scolastico marsicano ha avuto il suo bel lieto fine: un punto esclamativo fra i molti puntini di sospensione della New generation. Ecco cos’è stata la Giò Art.

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Priva di colori, così com’è stamani, la piazza cela comunque un vivace ricordo di quel che è stato: il palcoscenico è ancora posizionato al suo centro, a mo’ di monumento dei tempi andati. Incontriamo il massimo ‘capoufficio’ della festa, Yuri Di Marco, che ha preso sotto la sua giovane ala tutto l’allestimento della giornata dedicata ai ragazzi e alla loro infaticabile energia. «Ieri v’erano a Piazza Risorgimento circa 2000 persone. Una festa dell’arte riuscitissima, nonostante una breve pioggerella estiva.

Il pomeriggio è stato dedicato alla musica, con l’esecuzione di brani rock e d’autore. Hanno partecipato tutte le scuole, quelle di Avezzano, di Tagliacozzo (l’istituto del Turismo), Celano (L’istituto superiore di Ragioneria) assieme ai rappresentanti d’istituto delle scuole aquilane. Io, sabato scorso, sono andato a godermi lo spettacolo della giornata dell’arte aquilana in veste di rappresentante d’istituto e presidente della Consulta provinciale e loro, questo sabato, mi hanno ricambiato il favore».

«La giornata è andata bene, – continua Yuri – il pomeriggio abbiamo avuto sul palco i Sold Out, i Route 66, i Void e i Gradisca. E’ stata presente anche Radioattiva. Noi non abbiamo fatto una selezione dei gruppi, ma semplicemente abbiamo dato l’opportunità a chi lo voleva di esibirsi in pubblico. Ovviamente tutto a costo zero perché se lo si è fatto, lo si è fatto per il piacere di intrattenere e non di guadagnare.

Per il pomeriggio abbiamo pensato ad un’offerta musicale proprio per tentare di attirare non solo studenti, ma anche persone adulte. Per quest’altro anno ho già un asso nella manica: mi piacerebbe integrare la parte sportiva con la parte artistica. Forse si allestirà un campetto da calcetto nel mezzo della piazza, istituendo magari un torneo dell’arte. Per quest’anno avevamo pensato, in realtà, di organizzare a piazza Risorgimento, in concomitanza con la Giò Art, il torneo nazionale di biliardino, la finale nazionale del gruppo Libertas, con la quale abbiamo stretto un sodalizio, però poi è saltato per le troppe autorizzazioni necessarie. Il sindaco Gianni Di Pangrazio ci ha fatto un saluto veloce all’una e 35 di oggi pomeriggio».

FRAMMENTI DELLA FESTA:

L’intervista esclusiva è a Davide Parlati, l’artista professionista della Giò Art, assoldato come vignettista ufficiale della manifestazione. Autore di vignette ironiche – ma mai volgari – , anche sul sindaco di Avezzano o sul neo eletto presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Davide è studente di Architettura a Pescara, proveniente però dal liceo artistico di Avezzano. E’ originario di Massa d’Albe e ha letteralmente stupito i presenti con la sua bravura a colpi di ritratti e caricature varie.

«Io sono vignettista, anche se in realtà non ho maturato alcun corso specifico per arrivare a questo obiettivo. Disegno da un mese a questa parte vignette per la stampa locale e devo dire che più che essere un’occupazione vera e propria, ha il sapore di un dono lasciato crescere da solo. Ho deciso di non fare l’Accademia aquilana solo per un fattore di crisi sociale e occupazionale». 22 anni compiuti, Davide è stato chiamato alla Giò Art dal primo organizzatore, ossia Yuri Di Marco.

«Durante la giornata dell’arte ho fatto caricature, ritratti e murales. Ho messo, insomma, al servizio della curiosità altrui la mia forma d’arte. Io spero che la giornata dell’arte mi abbia dato un po’ di visibilità. Il mio ‘maestro’ in assoluto è Forattini.

Perché un vignettista alla Giò Art? «Sono qui oggi – risponde Davide – per dire ai ragazzi che perseguire le proprie passioni è possibile, se si crede fermamente nel talento che si ha». Parole vere. Sperando che non siano solo parole però. I ragazzi hanno fame di opportunità.

LA DIMOSTRAZIONE IN ESCLUSIVA PER IL CAPOLUOGO.IT:

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