Graffiti sui cartelli stradali, la cultura dell’incuria

9 giugno 2014 | 19:35
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Graffiti sui cartelli stradali, la cultura dell’incuria

di Gioia Chiostri

Niente a che vedere con i [i]murales[/i] che si scorgono di fronte il Terminal ‘Lorenzo Natali’ della città dell’Aquila. Nel paese di Corcumello, frazione di Capistrello, in zona Marsica, dove si osserva il cartello che delimita l’inizio ‘geografico’ del posto, il turista di turno si trova di fronte ad una sgradevole sorpresa.

Al di sotto del nome del paese si può vedere una “bella” scritta, anche ben evidente, realizzata con l’aiuto di una bomboletta spary. ‘[i]Tu sei mia[/i]’: si legge anche a metri di distanza. Un bel modo di accogliere i passanti.

{{*ExtraImg_204933_ArtImgRight_300x199_}}La stessa scritta era stata ripetuta, e rimossa in fretta e furia, anche più avanti, sulla superficie del contenitore giallo utilizzato per la raccolta degli abiti destinati a famiglie disagiate.

Un innamorato con il cuore spezzato, forse. Sta di fatto che gesti del genere condannano il biglietto da visita di un paese semi sconosciuto, quale la sua pulizia, il suo ordine e il suo aspetto esteriore. Al di là dell’autore, si auspica che le scritte vengano rimosse nel più breve tempo possibile dall’amministrazione comunale, soprattutto il graffito all’ingresso del paese, che adombra in parte il nome del luogo che va ad introdurre.

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