
«In seguito alla notizia dell’intenzione di Poste Italiane di procedere alla chiusura dell’Ufficio Recapiti di Navelli si vuole evidenziare e portare all’attenzione di chi di dovere l’importanza che tale ufficio riveste non solo per il Comune di Navelli, ma anche e soprattutto per un vasto territorio che va dalla Valle del Tirino all’alta montagna di Campo Imperatore, ricomprendendo l’intera Piana di Navelli e la Valle Subequana». E’ quanto si legge in una nota diffusa dal sindaco di Navelli Paola Di Iorio.
«Si fa inoltre presente che tale ufficio, che oggi occupa sette portalettere e un responsabile – prosegue la nota – è situato in una posizione centrale rispetto ai paesi afferenti ai suddetti territori ed è ubicato in uno stabile di proprietà di Poste Italiane, idoneo e recentemente ulteriormente adeguato a svolgere la suddetta funzione».
«L’accentramento presso gli Uffici dell’Aquila – prosegue il sindaco – creerebbe notevoli disagi innanzitutto per il servizio di recapito ma anche di organizzazione e di economicità del servizio e, non ultimo, costituirebbe notevole difficoltà per i lavoratori che sono tutti residenti in questo territorio. Molti sindaci, già nei mesi scorsi, hanno manifestato il loro disappunto relativamente al funzionamento del servizio in quanto l’esiguo numero di personale non riesce ad ottemperare in maniera soddisfacente all’espletamento del servizio. Basti pensare che spesso il recapito di una lettera raccomandata o prioritaria all’interno di un territorio comunale impiega anche 15 giorni per raggiungere il destinatario».
«I sindaci dei Comuni di Navelli, Collepietro, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Prata d’Ansidonia, Carapelle Calvisio, Castel Vecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Acciano, Capestrano, Ofena e Villa Santa Lucia, unitamente alle organizzazioni sindacali di categoria – si legge ancora nella nota del sindaco di Navelli – nelle prossime ore porteranno la problematica all’attenzione del presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, del governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, del presidente della Provincia Antonio Del Corvo, del prefetto dell’Aquila Francesco Alecci e dell’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio, affinchè venga revocata una decisione presa unilateralmente e scongiurato, quindi, un ulteriore disagio che sicuramente si ripercuoterà negativamente su tutto le comunità interessate, anzi, chiederanno di potenziare e migliorare il servizio esistente e rivedere la riorganizzazione degli sportelli che in molti comuni restano aperti soltanto uno o due giorni a settimana con notevoli disagi per la collettività».