
«Con grande soddisfazione ieri ho accolto, in Consiglio comunale, la comunicazione dell’ufficio di presidenza sull’interpretazione autentica dell’articolo 21 del vigente statuto comunale con riferimento allo status e alle prerogative del consigliere straniero, che mi eguaglia ai miei colleghi consiglieri, salvo quanto previsto dal punto 1, con riferimento al diritto di voto. E’ stato scongiurato il rischio di fare un passo indietro, perdendo un diritto acquisito, invece di andare avanti». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il consigliere Gamal Bouchaib.
«Continuerò la mia battaglia per l’integrazione delle diverse comunità che compongono il tessuto sociale del nostro territorio – spiega il consigliere – perché in assenza di ciò se ne va la serenità di tutti, ma anche nei confronti di chi è entrato in Consiglio comunale grazie ai voti della mia comunità senza difendere le loro istanze in Consiglio e ostacolando qualsiasi iniziativa del sottoscritto, addirittura provando a limitare i miei diritti, privandomi dello status e delle prerogative di consigliere».
«Ringrazio – conclude Gamal – il consigliere Masciocco per l’impegno profuso in questa battaglia e l’intero ufficio di presidenza per la celerità della risposta in nome di 5500 stranieri residenti in città che nel sottoscritto hanno posto le loro speranze per dare voce in Consiglio comunale alle loro istanze, ma chiedo ora di avviare subito la mia partecipazione alle commissioni, come da interpretazione autentica dell’articolo 21, per continuare a lavorare per la nostra città, che ne ha profondamente bisogno in questo momento, aldilà delle beghe e del polverone alzato sul mio status, che evidenzia solo che ho lavorato bene per il mio territorio e questo evidentemente dà fastidio a qualcuno».