
Il presidente sconfitto Gianni Chiodi (Fi) è appena arrivato alla sede della Regione Abruzzo, palazzo Silone.
Accolto da una folla di gente, fra cui anche molti giornalisti, l’ex governatore si mostra sorridente.
{{*ExtraImg_205542_ArtImgCenter_500x373_}}Assaltato dalla stampa nel suo ultimo giorno a palazzo Silone, Chiodi così commenta l’evento: «Abbiamo fatto tanto in questi 5 anni alla regione Abruzzo. Continueremo la nostra opera all’opposizione, con un’azione seria».
{{*ExtraImg_205543_ArtImgCenter_500x321_}}Al suo successore Luciano D’Alfonso consiglia: «D’Alfonso non deve cedere alle pressioni delle lobby antiche e dei Gruppi di pressione che noi abbiamo trovato e contrastato in questi 5 anni, lasciandoli a bocca asciutta. Le corporazioni hanno cercato benefici e vantaggi. Il rischio che questi gruppi tornino all’attacco c’è. Avremo tempo per fare chiarezza nel nostro gruppo politico e nelle varie forze che lo compongono».
Chiodi, evidentemente commosso, ha dato il benvenuto a Luciano D’Alfonso e alla sua squadra.
«Non fu possibile – aggiunge – nel 2008 il passaggio di consegne e questo mi ha rammaricato. È stato un grande orgoglio essere il presidente di tutti gli abruzzesi.
Alla squadra di Luciano dò questo augurio: fate quanto più sia nelle vostre possibilità per facilitare la vita ai nostri concittadini».
«Falconio è stato il secondo presidente che ha completato la sua legislatura. C’è un solo governatore che ha amministrato per 5 e mezzo, quasi sei».
«Saremo un’opposizione competente, ferma, ma propositiva. Io, d’altro canto, conosco le questioni regionali. La situazione, a mio avviso, è senza dubbio migliorabile, ma anche peggiorabile».
IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE IN FOTO:
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