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di Raffaella De Nicola
1 – Ju polemico: figura tipicamente aquilana, molto diffusa negli strati sociali. Non gli va mai bene niente, e mo’ la vole cruda e mo’ cotta. Es.: davanti l’Auditorium di Piano, che non solo è un regalo ma è pure bello e utile, co’ la coccia che dondola lentamente da destra a sinistra dice: [i]ma ‘stu scattolo’ proprio ecco lo doveva nzaccà quissu esso?[/i]
2 – Ju convinto (new entry): incarna genuinamente lo spirito aquilano, va in giro tutto firmato co’ l’aquila che svolazza ovunque. Schiaffa l’adesivo pure sulla macchina con incitazioni o autopropaganda: [i]torneremo a volare, terremotosto, l’Aquila bbella me’[/i] e prima o poi s’aquila ci farà ‘na vertenza sindacale coi fiocchi.
3 – Quello che se n’è andato (new entry): sta proprio bene, passeggia, si ferma al bar, fa una vita normale, insomma. Però a scuola, a Natale, il figlio recita S. Giuseppe in pescarese oppure quando si meraviglia dice [i]AUA’![/i] invece di[i] TEME’![/i]. E allora gli vengono proprio i nervi e ritira svelto svelto ‘na lacrimuccia .
4 – Quello che è rimasto (new entry): sta un po’ peggio, va sempre in giro con lo xanax, la sua coperta di Linus ormai. Certe volte pensa che ce la può fare e altre volte no e quindi, a volte, declama in pubblico mesto mesto [i]proprio non ce la pozzo fa’[/i] e allora parte l’ovazione, in coro: sci pure io, pure io, pure fratimu, io pure…
5 – La cozza (new entry): in principio appellativo, non proprio garbato, riferibile a qualità estetiche di una femmina quella [i]è proprio ‘na cozza, fra’[/i] . Con il tempo è passato a identificare attaccamento morboso e parossistico degli aquilani quando, in centro, abbracciano, si avviluppano, e non si staccano dalle colonne dei portici: [i]fra’, sta a refa’ la cozza ve’?[/i]
6 – Ju mocio (new entry): nuova figura post terremoto derivante da trasformazione genetica. E’ il prodotto della filiera, di estenuanti traslochi e del colpo di grazia di riunioni condominiali. Quando finisce coi tecnici, le ditte, i legali, i capo condomini e i condomini è sfinito. Da qui il nuovo detto [i]sci proprio nu stracciu, se te vede Vileda t’assume come mocio[/i] oppure la variante [i]sta a refa’ ju mocio veh?[/i]
7 – Ju montanaro (R&F): forse incarna più di altri il vero spirito aquilano. Dal linguaggio scarno e senza fronzoli, essenziale, una volta l’ho visto salvare, coraggiosamente, una turista e cinque minuti dopo prendere a cazzotti il marito che aveva raccolto la genziana. Rude & Fico.
8 – Bella fra’ : tipicamente sarcastico, sferzante, privo di piaggeria. Spesso accompagna con le pacche e gli sganassoni il bella fra’…. ad un funerale c’è sempre qualcuno che ti urla nella tromba di eustachio[i] Bella fra’ a ddo sci stato co’ sa faccia da morto?[/i] e parte pure la papagna. Pare che alcune volte esageri [i]Bella fra’, che cz ne sapevo che quiju era ju ministru ?[/i] In fondo in fondo hanno un cuore di burro. Molto in fondo, però.
9 – Quelli della piastra (new entry): ex abitanti dei quartieri centrali. Prima aprivano le finestre e vedevano la cupola di San Bernardino o il bastione del castello. Ora, invece, quelli della piastra di fronte, della piastra a lato, e [i]arrete[/i]. Si schiattano di caldo e combattono la legionella. Qualche proprietario è scomparso per sempre. L’ingranaggio carnivoro della filiera non l’ha più restituito.
10 – Ju rugbista:il più amato dagli aquilani. Si dividono in soggetti attivi (gli atleti, dalle mostruose circonferenze) e in soggetti passivi (i tifosi che escludono bulli e teppisti). Include tutte le etnie precedenti, dal punto 1 al 9. Ju pilone fa il lavoro sporco per aiutare i compagni e con la sua generosità si è rivelato fondamentale come amico di famiglia nel post terremoto (chi trova un pilo’ trova un teso’). Unica specie nell’habitat aquilano che sappia fare un buon gioco di squadra. Proprio per questo non ha niente a che fare con il punto 11.
11 – ju politico: NON CLASSIFICABILE – non si rilevano new entry, purtroppo. Anche quest’anno rimangono fuori top ten.