Marsica da Mundial

15 giugno 2014 | 14:44
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Marsica da Mundial

di Gioia Chiostri

[i]Pasión Mundial[/i] ovunque. Sembra quasi che il mondo, scampato, per altro, al cataclisma di Hannibal, Ciclope e Co. e rituffatosi in una pioggia drammaticamente autunnale, non aspettasse altro. Gustarsi a fondo il caffè azzurro assieme ad una brioche verde-oro: questa sì che è vita. Poteva essere da meno la Marsica? Il calcio, in fondo, non ha geografia e nemmeno sesso: spunta come un bocciolo in ogni dove e fiorisce anche nei posti più impensati.

{{*ExtraImg_205841_ArtImgCenter_500x373_}}Così è stato per la bellissima fontana di Piazza Risorgimento. Ieri sera, fra i boati di tifo generali, in attesa della tanto attesa ora X – mezzanotte – luci tricolori hanno abbagliato la città. E chi se lo aspettava che anche un monumento storico, come la vetusta fontana, potesse ostentare la propria passion mundial? Una cartolina pronta per essere fotografata: così è apparsa la Piazza. Ragazzi, per altro giovanissimi, a circondare la zona. Nemmeno una zuffa, un insulto, un battibecco a sporcare l’atmosfera. Il calcio, quando unisce e non divide, è davvero lo sport più bello del mondo. Agli angoli delle strade, giovani coi volti dipinti.

{{*ExtraImg_205851_ArtImgRight_500x449_}}Pizza di mezzanotte per i più affamati, esclusivamente verde, bianca e rossa; quasi se il cibo a tono potesse portar davvero fortuna alla squadra del cuore. Ma, col senno del poi, chi lo dice che l’effetto sortito non è stato quello sperato? Scendiamo, con l’obiettivo della macchina fotografica, un po’ più in basso, geograficamente. Gianfranco Saquella, originario di Benevento, ha festeggiato la vittoria azzurra con una bella pizza ai tre gusti nazionali. La foto evidenzia un palato sopraffino. «Appena pubblicata su Facebook, l’immagine ha ottenuto la bellezza di 100 mi piace in pochi minuti. Strano, visto che non mi sembra un’usanza così azzardata. E’ stata una follia a cui ho dato seguito, grazie anche alla somma cortesia del pizzaiolo di turno. Pomodoro, 4 formaggi e broccoli, che da noi si chiamano friarielli: ed ecco fatta la pizza nazionale. Una bontà! Certamente, divorata a fine partita, è stata una pazzia anche per il mio stomaco. Ma per gli azzurri, questo ed altro!»

{{*ExtraImg_205842_ArtImgCenter_500x373_}}E quando anche [i]Google[/i], dal canto suo, ci ricorda che la nostra squadra va a gareggiare in Brasile per accalappiarsi, forse, si spera, la coppa del Mondo, fra palme, noci di cocco colme di cocktail, e povertà ai margini delle strade, allora per la nostra vena calcistica non c’è più scampo. A Capistrello, nella Marsica montana e costantemente sotto vento, il tifo si è proiettato sulle bevande. Tre liquori di tre colori diversi hanno coperto i banconi dei vari bar. Una bandiera terribilmente ‘graduata’, ma divertente.

{{*ExtraImg_205838_ArtImgCenter_500x300_}}Studenti avezzanesi, invece, emigrati a L’AQ per diritto e dovere di studio, hanno festeggiato la prima partita italiana sul campo brasiliano da bravi universitari. «Partita – racconta a [i]IlCapoluogo.it[/i] Alberto Seritti, studente – vista con amici e coinquilini in puro stile universitario; prepartita, in breve, molto simile ad un preesame: aspetti che il professore faccia il tuo nome sperando di uscirne vincitore». Qualche rito scaramantico? «Dopo il goal di Marchisio (primo goal ) ognuno è rimasto fermo immobile al suo posto, compresa una mia amica che era andata in bagno e vi è rimasta per la bellezza di 60 minuti». La Pasión Mundial diventa, in poche parole, virale. Vi aggiorneremo presto con altre castronerie targate AZ. La passione calcistica renderà le vostre notti insonni, sicuramente. L’augurio da parte della Redazione de IlCapoluogo.it è che esse siano anche magiche, immerse nel sogno di inseguire quel maledetto e spettacolare goal.

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