
di Roberta Galeotti
Si delinea la squadra del nuovo presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e si placano i primi mal di pancia.
In queste ore di riunioni e di ‘caminetti’ (la prossima direzione regionale del Pd è convocata proprio oggi pomeriggio a Pescara) si decidono le posizioni ed i ruoli dei goleador di preferenze e degli uomini che hanno supportato la campagna elettorale del governatore e che faranno parte del suo staff.
Così si è trovato un equilibrio per il consigliere teatino Camillo D’Alessandro che ambiva al posto in giunta come assessore all’Agricoltura e che avrebbe ritagliato per sè la figura di Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale.
Questo ruolo non esiste nel panorama regionale abruzzese e dovrebbe essere ritagliato con una «precisazione normativa – ci ha spiegato lo stesso consigliere D’Alessandro -. La figura equivale a quella utilizzata dal governo centrale ed è stata prevista in altre regioni italiane, come la Lombardia, la Liguria e l’Emilia Romagna. In Abruzzo, però, il sottosegretario non avrà indennità aggiuntive nè possibilità di nominare una sua struttura. Non ci saranno oneri aggiuntivi» ha conscluso il capogruppo uscente del Pd.
Il Sottosegretario potrà disporre di una materia, affidatagli dallo stesso presidente, sulla scorta delle deleghe trattenute. Quindi potrebbe succedere che il presidente tenga la delega all’agricoltura e poi la affidi al Sottosegretario.
«Il Sottosegretario alla Presidenza avrà un ruolo di supporto politico al presidente» conclude D’Alessandro, mentre la figura amministrativa vicina al presidente dovrebbe essere affidata a Claudio Ruffini, consigliere regionale uscente, già presidente della provincia di Teramo e sindaco di Giulianova.
In presidenza Luciano D’Alfonso disporrà di 4 posti al vertice:
– il Segretario Generale, ruolo che dovrebbe essere affidato ad un dirigente prefettizio, il cui nome risulta ancora top secret;
– il Responsabile del Controllo Strategico, incarico che dovrebbe essere affidato ad una fedelissima di D’Alfonso, Barbara Becchi, presidente della Scuola di Regione;
– il Responsabile della Struttura di Raccordo e Coordinamento del Presidente, ruolo che dovrebbe andare a Vincenzo Rivera;
– il Responsabile del Coordinamento della Segreteria, posizione affidata a Claudio Ruffini.
In queste ore di attesa della proclamazione definitiva degli eletti, in cui la Corte d’Appello dell’Aquila sta ridefinendo le percentuali ed i resti dopo il riconteggio di Teramo, prendono forma le strutture di governo.
Dopo quasi 20 giorni dalle elezioni, il presidente non può ancora sapere se disporrà di 11 consiglieri del Pd, o se avrà il consigliere teatino di Regione Facile Alessio Monaco. Così la definizione della sua squadra di governo si fa ancora più difficile.
Sembrerebbe che il presidente stia scegliendo i nomi degli assessori insieme agli altri partiti di maggioranza, ma che le deleghe le assegnerà il governatore con autonomia di scelta.
La Giunta dovrebbe, quindi, essere così composta:
Marinella Sclocco,
Silvio Paolucci,
Dino Pepe,
Giovanni Lolli, Vice Presidente
Donato Di Matteo.
Il sesto posto in Giunta è conteso tra i due consiglieri Mario Mazzocca (Sel) e Andrea Gerosolimo, Abruzzo Civico.
Giuseppe Di Pangrazio, invece, avrebbe messo in cassaforte la Presidenza del Consiglio Regionale con deleghe.
LA COMPOSIZIONE DEL NUOVO CONSIGLIO, SE VIENE CONFERMATO!