
Il congresso annuale dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology), che ha luogo negli Stati Uniti, a Chicago, è, sicuramente, il congresso più importante di Oncologia che esiste, è giunto alla 50esima edizione e si è tenuto fino al 3 giugno scorso, con oltre 30 mila specialisti.
Il numero uno nella sessione dei posters sul carcinoma mammario, è stato assegnato alla ricerca effettuata dal dottor Francesco Recchia, responsabile del reparto di oncologia medica dell’Ospedale Civile “Santi Nicola e Filippo”, di Avezzano.
In sintesi il poster parla di una importante metodica di trattamento del carcinoma mammario nelle giovani donne in pre-menopausa, cioé la somministrazione di un analogo ormone LH-RH che, sopprimendo temporaneamente la funzione ovarica, protegge l’ovaio dai danni della chemioterapia, dà la possibilità di successive gravidanze, e migliora la sopravvivenza.
Nell’ambito dello stesso congresso sono stati presentati lavori simili a quello di Recchia. Questi altri progetti sono studi randomizzati, effettuati con il dispendio di molti milioni di dollari e, in questo caso, avevano un follow up di 5 anni. Lo studio effettuato dal dottor Recchia, autofinanziato, aveva un follow up di 15 anni. (Follow up: serie di controlli che avvengono dopo operazioni chirurgiche e/o terapie mediche).
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