Danno ambientale nel Parco, vicenda si infittisce

18 giugno 2014 | 12:16
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Danno ambientale nel Parco, vicenda si infittisce

La vicenda giudiziaria si era chiusa con una sanzione amministrativa ai danni di una ditta boschiva di Castellafiume, che, tempo addietro, si era macchiata della colpa di aver messo fine all’esistenza di 4384 piante nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo.

La sanzione, a suo tempo, impedì il sequestro degli oltre 7 quintali di legna e anche l’azione penale. Oggi il Comune di Bisegna e la sua amministrazione tornano alla carica, impedendo a loro volta l’archiviazione del caso.

Il gip Maria Proia ha, di fatti, ordinato l’imputazione coatta della ditta per i reati di danno ambientale e danneggiamento. L’impresa, dal canto suo, ha invece presentato ricorso in Cassazione. Una vicenda giudiziaria dura a morire.

Il Comune si avvale della difesa dell’avvocato Callisto Terra, mentre la ditta di Castellafiume è difesa dagli avvicati Attili e Bellomo.

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