
di Giovanni Baiocchetti
Quando il virtuale diventa reale. È successo un po’ per passione, un po’ per gioco, a cinque amiche aquilane. Tutto nasce, o meglio rinasce, sul social network Facebook, dove il nutrito gruppo “Sei aquilano se…” è diventato piazza virtuale di ricordi ed emozioni di quanti (e sono tanti) sentono una grande mancanza della vita che animava le strade del capoluogo abruzzese.
Cinque amiche dunque, che «si sono trovate e ritrovate su Facebook», come ci dicono, perché prima del terremoto si incontravano in centro e adesso si sono riavvicinate sul web, con l’ultima idea di realizzare un video sia per divertimento, sia per denunciare la voglia di vivere degli aquilani soffocata da una disgregazione che deve ancora stare sotto i riflettori. Sono Anna Pacifica Colasacco, Pina Lauria, Rina Belli, Emanuela Piccirilli e Angela Schiavone.
{{*ExtraImg_206392_ArtImgRight_300x192_}} Le riprese del video, dal titolo “Ricostruiamoci“, sono state realizzate nel progetto C.a.s.e. di Bazzano e nel centro storico dell’Aquila, due luoghi simbolo di questo spaccato di storia. Evidente, nelle immagini, il contrasto tra la voglia di vivere che quasi esplode dentro ogni aquilano e la desolazione che i palazzi della nostra città ancora trasmettono. Il tutto è stato possibile grazie al contributo volontario di Evelino Bemportato, regista romano che ha sposato questa causa. Protagonista la piccola Raffaella Rotellini, 9 anni, simbolo della speranza che gli aquilani ripongono nel futuro. Evidente il contrasto stridente tra una folla vivace che si muove al ritmo di una musica allegra e spensierata e il freddo trasmesso da impalcature e puntellamenti circostanti che fasciano case vuote.
«Il filmato è su Youtube da ieri sera – dice Anna – e spetta a noi aquilani diffondere questo messaggio. Abbiamo voluto creare uno spunto di riflessione per i nostri concittadini e una denuncia della nostra situazione per chi non la conosce, con la speranza di continuare a produrre e dare un input per altre idee».
Uno strumento moderno, dunque, internet, al servizio di uno dei più antichi bisogni dell’uomo, la socialità.