
Un nuovo test per ‘misurare’ la depressione – il Teate Depression Inventory (TDI) – è stato elaborato dall’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara.
Lo studio è stato pubblicato per l’editore Hogrefe e vede come autori gli studiosi italiani nel campo della valutazione delle variabili cliniche Michela Balsamo, ricercatrice di Psicometria, e Aristide Saggino, professore Ordinario di Psicometria, entrambi del dipartimento di Scienze umanistiche, psicologiche e del territorio (DISPUTer) dell’Università di Chieti-Pescara.
TDI è un nuovo test italiano che misura la depressione negli adulti, «veloce da somministrare, e, al tempo stesso, solido e preciso». La validità dello strumento è stata “testata” su un campione italiano di quasi 3000 soggetti, di cui 1807 soggetti sani e 1181 pazienti con varie diagnosi psichiatriche. Nessun altro test di screening della depressione diffuso in Italia può contare su un campione così ampio.
L’innovazione che questo test apporta sta nel fatto che è stato costruito in base ad un modello matematico più moderno, efficiente ed efficace rispetto agli altri test di depressione (il modello di Rasch). Questo rende il TDI uno strumento di misura più preciso ed oggettivo della depressione.
«TDI rappresenta – si legge in una nota dell’ateneo abruzzese – una risposta concreta alla necessità di disporre di strumenti clinici maneggevoli e dotati di un’alta precisione e affidabilità di misura, ciò che sinora mancava nel panorama delle misure della depressione».
Il test è stato costruito anche con il contributo economico di una delle più importanti società nazionali di psicoterapia, l’Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva (AIAMC).
Una curiosità: il nome del test, Teate, deriva dal nome latino della città di Chieti, della cui Università fanno parte i due autori.