
di Alessia Lombardo
Damiano Zanon, difensore del Bari, appena tornato a L’Aquila dopo l’avventura dei playoff con la formazione pugliese di serie B, concede a [i]IlCapoluogo.it[/i] un’intervista sull’azzurro Marco Verratti, abruzzese doc, soffermandosi sul centrocampo dell’Italia del ct Cesare Prandelli e su dove potrà arrivare la Nazionale.
Il calciatore Made in L’Aquila ricorda l’ex compagno, rimasto oggi amico, Verratti ai tempi del Pescara di Zdenek Zeman con la formazione biancazzurra che tornò in Serie A.
A spalancare le porte del calcio dorato a Varratti per Damiano Zanon sono stati il «vedere le giocate prima rispetto agli altri e l’umiltà».
Dalle favorire alla vittoria del Mondiale 2014 del Brasile al doppio regista, Zanon dice la propria anche sulla gara degli Azzurri di stasera alle 18 (ore italiane) con Costa Rica.
Che ricordo ha Damiano Zanon di Verratti nel 2012 con il famoso Pescara di Zdenek Zeman?
[i]Ho ricordi bellissimi: Marco, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile sono stati tra i protagonisti assoluti, hanno dimostrato di avere qualità enormi e che si può arrivare a grandi livelli non solo con qualità tecniche ma umane.
Sono ragazzi che a distanza di tre anni sentono tutti i giocatori di quella rosa, aspetto molto importante che non hanno tutti quelli capaci di arrivare a certi livelli.[/i]
Verratti era già tuo compagno di squadra nei biancazzurri. Un tuo giudizio tecnico e sull’uomo Verratti.
[i]Marco l’ho conosciuto prima del 2012, perché già giocavo nel Pescara con lui, Zeman l’ha trasformato facendolo diventare il campione di oggi. È in grado di fare cose in mezzo al campo che solo Andrea Pirlo e pochi altri riescono fare: lui vede delle giocate prima. Aveva delle cose in più e si vedeva già.
Stando all’uomo è una persona semplicissima. Ho la fortuna di avere un rapporto ottimo con lui, lo sento spesso al telefono. Sono stato invitato in Francia e sono andato a trovarlo, la mia futura moglie è stata ospite al battesimo del bambino; io l’ho invitato al mio matrimonio, ma è al Mondiale.. buon per lui, verrà la compagna.
Non ha mai neanche lontanamente pensato di non firmare un autografo o non concedere una foto per strada. Ripeto, sono doti che non hanno tutti. E sono contento che lui sia così.
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Come hai giudicato la prestazione di Verratti nell’esordio contro l’Inghilterra?
[i]Non è una giustificazione, l’ho sentito il giorno prima e aveva la febbre.
Quando giochi a certi livelli credo occorra avere una forma fisica importante. Credo che il Marco visto nelle amichevoli prima della partenza in Brasile era il Marco Verratti che ha espresso tutti i propri valori al meglio. Ha pagato un po’ lo scotto della prima partita del Mondiale e un po’ la forma fisica. Marco ha fatto bene, ma può fare sicuramente molto meglio.[/i]
Come vedi la scelta del doppio regista del ct Cesare Prandelli?
[i]L’allenatore ha deciso di fare un centrocampo di palleggiatori, Marco e Pirlo, ma anche con Daniele De Rossi, ha scelto di avere qualità e di sfruttare le caratteristiche di questi grandi centrocampisti che l’Italia ha in questo momento.
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Alle 18 ore italiane c’è la gara con Costa Rica. Che Italia ti aspetti?
[i]Mi aspetto di vedere un’Italia che faccia la partita e magari riesca a chiudere prima la qualificazione.[/i]
Quali sono le favorite per la vittoria del Mondiale in Brasile 2014 per Damiano Zanon?
[i]Non mancheranno le sorprese. La sorpresa già c’è stata con la Spagna, nel calcio niente è dato per scontato. Ci possono essere squadre che stupiscono. L’Italia può arrivare lontano, ma la favorita è la squadra di casa: il Brasile.[/i]