
Recinzioni elettrificate e dissuasori acustici e olfattivi a protezione delle colture, ma anche il ricorso agli abbattimenti selettivi nei casi in cui sia materialmente impossibile l’applicazione degli strumenti dissuasivi. In provincia di Chieti parte lunedì prossimo il programma operativo per la gestione e prevenzione dei danni dei cinghiali deliberato dal Consiglio provinciale il 26 settembre 2013. Lo annuncia l’assessore provinciale Franco Moroni.
Moroni aggiunge che presto saranno disponibili i primi “recinti elettrificati“, dati gratuitamente agli agricoltori che ne faranno richiesta, soprattutto per la protezione delle colture ad alto reddito.
Gli abbattimenti, invece, saranno organizzati dagli Ambiti Territoriali di Caccia subprovinciali Chietino-Lancianese e Vastese in sinergia organizzativa e autorizzati dalla Polizia provinciale, coadiuvata da alcuni operatori esperti. Si tratta di cacciatori opportunamente formati attraverso corsi di formazione validati da Ispra e selezionati tramite prova pratica, i cosiddetti Selecontrollori. Tutti i cinghiali abbattuti saranno recuperati e sottoposti a controlli sanitari (principalmente controllo trichinoscopico) nella Asl competente per territorio. Eventuali capi feriti verranno anch’essi recuperati da personale esperto e opportunamente formato.
«L’iter per arrivare all’attuazione del programma di prevenzione – afferma Moroni – è stato lungo e difficoltoso, anche per rispettare tutte le disposizioni di legge, nonché i numerosi adempimenti burocratico-amministrativi. Infatti, seguendo il nostro Piano di gestione sottoposto e autorizzato dall’Ispra, in questi mesi è stata fatta un’accurata analisi dei danni e degli incidenti stradali negli ultimi 3 anni, anche per individuare le zone maggiormente colpite dal ‘fenomeno cinghiale’, infine sono stati eseguiti i censimenti sull’intero territorio provinciale, per valutare la consistenza attuale e la distribuzione della popolazione di cinghiale e stabilire un adeguato ‘piano di prelievo’».
«Sarà coniugata l’esigenza di intervento sui danni con l’esigenza di conservazione della specie», conclude l’assessore.