L’Aquila Rugby: la parola a Mauro Zaffiri

21 giugno 2014 | 11:45
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L’Aquila Rugby: la parola a Mauro Zaffiri

di Marcello Spimpolo

L’Aquila Rugby 1936 va in soffitta con i suoi debiti e in Eccellenza si iscriverà “L’Aquila Rugby Club” Asd Arl. Sarà questa la nuova denominazione della Società che gestirà le sorti del club neroverde dal prossimo campionato. Abbiamo intervistato Mauro Zaffiri che della nuova struttura sarà il Presidente.

{{*ExtraImg_206743_ArtImgRight_284x427_}}Allora Mauro, è fatta. C’è stata la cessione del titolo sportivo.

Si, fermo restando che dobbiamo avere ancora il placet della FIR che controllerà la documentazione inviata, noi siamo pronti.

Ecco, prima domanda, noi chi? Perchè finora è circolato solo il tuo nome.

Guarda, i nomi non sono importanti. Nel senso che noi siamo solo il primo nucleo di tante altre persone che vorremmo si riavvicinassero alla Società. Comunque siamo in quattro, gli altri sono Fulvio Angelini, Aldo Zecca e Fulvio Giuliani.

Cosa vi ha portato a questa mossa?

Dare una prospettiva all’Aquila Rugby. Vedi, una delle maggiori difficoltà che ho trovato quest’anno nella ricerca di sponsor è stata quella che questi pensassero che i loro soldi non servissero a pagare la stagione in corso e dare uno sviluppo tecnico alla squadra, ma servissero solo a ripianare debiti pregressi. E questo, purtroppo, in parte era vero. Non voglio fare polemiche ed accusare nessuno, ma la gestione post terremoto è stata un disastro, non è possibile accumulare tanti debiti in così poco tempo. Adesso chi vuole sostenerci troverà una Società “pulita”, senza fardelli debitori e quindi cadono gli alibi per una mancata sponsorizzazione.

Quali sono i termini dell’accordo con i vecchi dirigenti della 1936 e con la Polisportiva?

Per quanto riguarda la situazione debitoria, noi ci accolliamo quella dell’anno scorso ed anche quella della stagione sportiva 2012/13 per quanto riguarda i tesserati FIR. Per rispetto di un vecchio accordo tra la 1936 e la Polisportiva ci accolleremo anche un mutuo che ha quest’ultima, con i dirigenti della quale ci sederemo a tavolino per concordare la futura collaborazione.

Ai dirigenti della 1936 rimane da chiudere le altre situazioni debitorie, ma lasciamo loro anche circa 100 mila euro di crediti nei confronti degli sponsor, che toccherà a loro recuperare. Inoltre manterremo sulle nostre maglie, almeno per il primo anno, gli sponsor all’interno del “cuore neroverde” per rispettare il contratto che questi avevano con la 1936.

Quindi quali sono le prospettive ed i progetti dell’Aquila Rugby Club?

Vogliamo ricreare un rapporto con la città. Vogliamo riportare vicino alla Società le persone che se ne sono allontanate in questi anni. Per far ciò abbiamo bisogno di tornare credibili e questa è la nostra scommessa,vedremo se saremo in grado di stare in Eccellenza. Vorremmo partire subito con 2 o 3 operazioni importanti, sia con l’arrivo di nuovi sponsor che, magari, tecniche.

Ecco, da un punto di vista tecnico come pensate di muovervi? Conferma della squadra dell’anno scorso? Conferma di Nanni Raineri come allenatore?

Per quanto ci riguarda, assolutamente si. Si riparte da quel gruppo e da Nanni come allenatore, d’altra parte credo che l’abbiano meritato sul campo stravincendo il campionato di Serie A. Poi bisogna vedere se loro ci staranno, se accetteranno una nuova sfida, stavolta in Eccellenza.

Dobbiamo verificare la disponibilità di tecnici e giocatori. Potrebbe darsi che qualcuno voglia andare via…

Un’ultima domanda: il rapporto con l’Associazione CoRolo Preturese che ha messo in campo il progetto di autofinanziamento per la squadra?

Abbiamo uno scopo comune: il bene dell’Aquila Rugby. Già quest’anno ci sono stati molto vicini in tante occasioni e di questo li ringrazio. Diciamo che la nostra e la loro sono due iniziative di rilancio del rugby all’Aquila che viaggiano parallele ma con uno scopo comune. Quindi auspico che la collaborazione continui e si rinforzi.

Da parte nostra non può che partire l’auspicio che questa ed altre operazioni servano a dare un futuro stabile e concreto all’Aquila Rugby rimarcando però, con amarezza, che fu da un’analoga operazione tra la Polisportiva e la 1936 che nacque appunto quest’ultima.

Speriamo che l’esito sia completamente diverso.

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