Truffati 3 abruzzesi, condannata la Banca Popolare

23 giugno 2014 | 17:30
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Truffati 3 abruzzesi, condannata la Banca Popolare

Il Tribunale di Vasto ha condannato la Banca Popolare di Puglia e Basilicata in solido con il promotore Antonio Giuseppe Tarollo, di 43 anni, di San Severo (Foggia), a rimborsare oltre 400 mila euro a tre clienti, componenti della stessa famiglia di San Salvo, vittime, tra un centinaio di risparmiatori pugliesi, abruzzesi e molisani, di una truffa complessiva da cinque milioni di euro.

La vicenda venne denunciata nell’autunno 2011 dal programma tv [i]’Striscia la notizia’[/i]. Il rimborso dovrà non solo tenere conto dei soldi investiti (345 mila euro), ma sarà maggiorato della rivalutazione e degli interessi al tasso legale «sul capitale così progressivamente rivalutato»(70 mila euro).

Secondo il rappresentante legale dei risparmiatori, Eugenio Galluppi, del foro di Pescara, «la speranza maggiore di questo primo [i]’decisum'[/i] risiede nel fatto che essa potrà risollevare le sorti di altre decine di malcapitati (i nostri clienti sono una trentina tra San Severo, Foggia e San Salvo), alcuni dei quali hanno, nel corso degli anni, perso i propri famigliari per malattie terminali e che, a causa delle perdite subìte da questa triste vicenda, non li hanno potuti assistere e sostenere come avrebbero dovuto».

Nel maggio del 2012 Tarollo finì in carcere e un suo presunto complice ai domiciliari, con le accuse, a vario titolo, di truffa, ricettazione, contraffazione di segni distintivi e sostituzione di persona.

Secondo le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia e condotte dai finanzieri di San Severo, ai risparmiatori venivano prospettati facili guadagni per indurli a versare ingenti somme di danaro per la sottoscrizione di investimenti finanziari – con capitale garantito ed elevati tassi di rendimento (cedole semestrali fino all’inverosimile 20%) – per conto dell’istituto bancario, dove tali operazioni non hanno trovato alcun riscontro.