
Luigi D’Eramo KO. Dentro, forse, Emilio Cipollone.
Il presidente della Provincia aquilana, Antonio Del Corvo, ha rimosso l’assessore al Sociale e alla Scuola della sua Giunta, l’aquilano Luigi D’Eramo. Una scelta, a quanto pare, dettata da un mero calcolo politico.
D’Eramo è il segretario regionale di La Destra, entrato nell’esecutivo in virtù di un accordo tra l’allora premier Berlusconi e il leader di quel partito, Francesco Storace.
Secondo le prime indiscrezioni, dietro vi sarebbe una semplice manovra politica, che avrebbe puntato a
ridurre il numero degli assessori di Forza Italia, che presenta, ad oggi, 6 consiglieri (5 nel gruppo più Paolo Federico mai entrato ufficialmente in Forza Italia) e 4 assessori. A conti fatti: un assessorato totalmente sproporzionato. 4 assessori per 6 consiglieri sarebbero, infatti, un po’ troppi per gli equilibri politici interni.
Lo stesso presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, commenta in modo quasi ressagnato la decisione di rimuovere l’assessore Luigi D’Eramo. «Una scelta derivata da un calcolo politico orientato a salvare l’equilibrio della maggioranza» ha spiegato Del Corvo e che ha a che fare con una presunta ‘pressione’ da parte di Andrea Gerosolimo, esponente dell’Unione di centro e della maggioranza di centrodestra in Provincia, ma eletto in Regione con la ‘divisa’ di ‘Luciano Presidente’.
Forza Italia, secondo le opinioni di Del Corvo, dovrebbe cedere un posto agli altri. Inoltre, al posto di D’Eramo dovrebbe entrare nell’esecutivo Emilio Cipollone.
RIVOLUZIONE L’AQUILA: «NO ALLA REVOCA DI D’ERAMO» – «Apprendiamo dagli organi di stampa che il presidente della Provincia Antonio Del Corvo si appresterebbe a sostituire dalla giunta provinciale l’assessore di Forza Italia Luigi D’Eramo per fare spazio ad esponenti di gruppi di centrosinistra. Questo atto mina pesantemente la credibilità politica della coalizione di centro destra e dei partiti che la compongono, con gravi ripercussioni in termini di consenso elettorale sulla regione Abruzzo, sul territorio provinciale e in particolare sulla città dell’Aquila». A sottolinearlo, attraverso una nota, è l’intergruppo di centrodestra in Comune Rivoluzione L’Aquila.
«Rivoluzione L’Aquila, che nasce anche per perseguire l’obiettivo di offrire al territorio un modo diverso di fare politica – prosegue la nota – invita il presidente della Provincia a recedere da tale intento e fa appello affinché sia convocata una riunione d’urgenza di tutti i partiti della coalizione di centro destra».
PROVINCIA L’AQUILA, FI: «NO AD ESCLUSIONE D’ERAMO»– Anche il gruppo di Forza Italia al Consiglio provinciale dell’Aquila ha scritto una nota nella quale esprime la propria ferma contrarietà nei confronti della sostituzione dell’assessore Luigi D’Eramo.
«Siamo sconcertati dalle dichiarazioni rese, ad alcuni organi di informazione, dal presidente Del Corvo per giustificare l’estromissione di D’Eramo dalla Giunta. Senza nessun momento di confronto – affermano i consiglieri Alfonsi, Floris, Fulvimari, Fosca, Caparso – senza nessun motivo reale e senza alcun rispetto per la dignità politica di una maggioranza ha effettuato una sostituzione inopportuna da tutti i punti di vista».
«L’assessore in questione – si legge nella nota – è stato più volte ufficialmente elogiato da componenti di maggioranza e anche di opposizione per il lavoro svolto e questo costituisce solo un aspetto della vicenda. Ancor più grave a nostro parere è aver fatto capire, piuttosto esplicitamente, di essere ostaggio della volontà di una componente consiliare (il gruppo costituito da Gerosolimo e Cipollone). Questo non ci risulta e appare palese che l’atteggiamento di mostrarsi deboli e incerti con alcuni ed oltremodo decisi con altri sia poco utile al mantenimento di una maggioranza in Consiglio. Se qualcuno si sente prigioniero dei numeri probabilmente ha fatto male i conti. Basta rifarli bene per verificare che il gruppo di Forza Italia ha cinque consiglieri e che una maggioranza c’è».
«Riteniamo pertanto – affermano i consiglieri azzurri – che la decisione del presidente Del Corvo sia sbagliata nella forma e nella sostanza. La Provincia – conclude il gruppo consiliare di Forza Italia – non ha bisogno di nessuna larga intesa. E’ più che sufficiente uno stretto buon senso in mancanza del quale riteniamo indispensabile l’azzeramento dell’esecutivo».