Studenti stranieri, Gamal: «Lavorare sull’integrazione»

25 giugno 2014 | 11:50
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Studenti stranieri, Gamal: «Lavorare sull’integrazione»

«Con il passare del tempo la scuola aquilana sta assumendo sempre di più la fisionomia di una realtà interculturale. Accanto ai nuovi arrivi c’è una larga fascia di persone di diverse nazionalità che si sono stabilite in città da tempo, soprattutto dopo il 6 aprile 2009, fra loro moltissimi ragazzi che qui sono cresciuti e in tantissimi casi anche nati». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il consigliere Gamal Bouchaib.

«Al 26 maggio 2014 – spiega Gamal – erano quasi 1000 i minorenni stranieri residenti all’Aquila e iscritti alle nostre scuole, di cui 369 bambini nati all’Aquila da genitori stranieri. E’ un dato di fatto alla luce del quale l’amministrazione comunale deve accelerare il passo, avviando una riflessione con i vari attori sia istituzionali che del campo associativo».

Secondo Gamal è «improrogabile, anche alla luce di questi numeri, un atto di consapevolezza e l’attuazione di politiche da parte dell’amministrazione comunale mirate alla costruzione all’interno della scuola di nuovi scenari educativi».

«Siccome la globalizzazione è un fatto epocale irreversibile e l’integrazione richiesta passa soprattutto attraverso l’educazione scolastica – rileva Gamal – se vogliamo dare concretezza a queste due parole è necessario potenziare la scolarizzazione degli immigrati, perché solo così avremo in futuro dei cittadini italiani, sia pure di diversa provenienza, e non dei lavavetri, dei mendicanti, degli spacciatori, dei delinquenti e, in tutti i casi, degli emarginati che, non integrati, restano fuori dalla nostra storia, e noi, a nostra volta, fuori dalla storia del mondo, pagando naturalmente il prezzo di questa esclusione».

«In questa nostra esperienza amministrativa una cosa non dobbiamo dimenticare – conclude Gamal – che non elimineremo mai la delinquenza con la tolleranza zero, ma solo con una efficace e ininterrotta opera di integrazione che ha nella scuola il suo primo motore».