
Il collegio di quattro avvocati di cui si è circondato Patrizio Cricchi, imprenditore arrestato ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Betrayal” su tangenti nella ricostruzione dei beni culturali, ha presentato istanza di riesame della misura cautelare.
Accompagnato dai legali Stefano Marrocco di Rieti e Alessandro Gaeta di Roma, Cricchi è stato il secondo a essere ascoltato nell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella.
Prima di lui è stato il turno dell’imprenditore aquilano Graziano Rosone che, però, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Sarà infine il turno dell’ex vice commissario per la Tutela dei beni culturali Luciano Marchetti, già presente negli uffici giudiziari del capoluogo.
Con questo terzo colloquio si chiuderanno gli interrogatori di garanzia mentre nel pomeriggio cominceranno quelli davanti ai pubblici ministeri Antonietta Picardi e David Mancini, in particolare per il faccendiere della ditta Cai di Incontro Cristiano Massimo Vinci, assistito dall’avvocato Stefano Rossi.