
Licenziamenti che fanno discutere alla Brico aquilana. «Le lavoratrici del Brico io di L’Aquila – si legge in una nota – il 25 novembre 2013 avevano partecipato allo sciopero delle donne, rompendo anche il clima di silenzio e subordinazione che ha accompagnato una riorganizzazione del lavoro fatta di più sfruttamento e che poi ha preparato i 4 licenziamenti di oggi, fra cui quello della lavoratrice, Luigia De Biasi, dello Slai cobas sc e del Movimento femminista proletario rivoluzionario, che quello sciopero aveva promosso».
«Licenziamento è anche violenza, vuol dire tornare a casa, vuol dire peggiori condizioni di lavoro per chi resta, vuol dire che domani potrebbe toccare ad altre lavoratrici.
Questo avviene in una città come L’Aquila, dove invece di ricostruire si continua a distruggere anche i pochi posti di lavoro e a far pagare la crisi non ai responsabili, ai padroni assassini che se la ”ridono”, ma a chi di questa crisi non ha colpa. Per questo noi chiediamo che Luigia e gli altri tornino subito al lavoro».
Su questo appello, pubblicato anche sul sito [url”http://scioperodelledonne.wordpress.com/”]http://scioperodelledonne.wordpress.com/[/url], è stata avviata una raccolta di firme, ecco le prime:
Fiorella Onofri, insegnante (AQ)
Lavoratrici e disoccupate dello Slai Cobas per il sindacato di classe (Taranto)
Maria Grazia Campari, avvocata del lavoro (Firenze)
Lavoratrici SLAI Cobas per il sindacato di classe-Policlinico (PA)
movimento femminista proletario rivoluzionario
COLLETTIVO STELLA LA ROSSA di Bologna
Catia Tebaldi, pensionata (Bologna)
Daria, impiegata (Roma) del MFLA di Radio Onda Rossa
Lucila Garcia (Lucca)
Layla Buzzi, maestra precaria (MO)
Precarie e Precari Coop Sociali dello Slai Cobas per il sindacato di classe (PA)
Massimo D’Ascenzo, insegnante (AQ)
Flavia Mapelli, impiegata (Bergamo)
Maria Buriani (Ferrara)
Adele Zulli, operaia (AQ)
Anna Gaudiano, educatrice (BO)
Lorenzo Semeraro – operaio slai cobas sc dell’Ilva di Taranto