
E’ stata eseguita all’ospedale di Pescara l’autopsia sui corpi di Domenico Ranalli (89 anni) ed Eleonora Pierfelice (85 anni), i due anziani coniugi morti due giorni fa a Santa Teresa di Spoltore (Pescara), nell’omicidio-suicidio ritenuto pianificato dall’uomo.
La donna è stata colpita almeno otto volte alla testa con un oggetto compatibile con il martello trovato nell’abitazione. L’uomo è morto per annegamento.
L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Cristian D’Ovidio, ha confermato le ipotesi formulate dagli investigatori. A programmare nei dettagli il delitto sarebbe stato l’anziano che avrebbe prima colpito alla testa con un martello la moglie, in camera da letto, poi si sarebbe suicidato gettandosi nel fiume Pescara.
Dopo aver ferito la donna – all’arrivo dei soccorritori respirava ancora, ma è morta poco dopo in ospedale – e prima di uccidersi, l’uomo avrebbe telefonato alla figlia per riferire quello che aveva fatto e annunciarle l’intenzione di uccidersi. E’ stata proprio la figlia a dare l’allarme.
Il corpo di Ranalli è stato trovato in un secondo momento nelle acque del fiume. Prima di gettarsi si sarebbe ancorato a un paletto per evitare di essere trasportato dalla corrente e avrebbe legato insieme un braccio e una gamba per evitare di potersi muovere.
In casa l’89enne avrebbe lasciato un biglietto per spiegare ciò che aveva in mente e per chiedere scusa per il suo gesto.
Il gesto dell’anziano potrebbe essere legato al fatto che la moglie era affetta da una malattia neurologica degenerativa. Sull’episodio hanno lavorato i carabinieri della compagnia di Pescara, diretti dal capitano Claudio Scarponi. A coordinare le indagini è il pm Anna Rita Mantini, che ha disposto l’esame autoptico.