
di Gioia Chiostri
Sdraiata a bordo piscina, con lunghi capelli biondo oro sulle spalle – quasi filamenti capricciosi di seta – e un sorriso splendente, la modella incoronata come più bella per una notte a L’Aquila il 17 maggio scorso, guarda ammiccante l’obiettivo della macchina fotografica. «La mia icona di stile in quanto a bellezza è, senza dubbio, Audrey Hepburn – spiega – adoro il suo bon ton classico, il suo splendore sobrio. Ma, ammetto che la donna alla quale mi ispiro ogni giorno è mia zia, una donna fantastica, che da semplice istruttrice di nuoto è arrivata a gestire la piscina Pinguino di Avezzano. Una donna razionale in tutte le sue scelte e molto forte». Poliglotta, gran lavoratrice, questa giovane ragazza di bellezza californiana, ha scelto di intraprendere la scalata sognante di Miss Italia Abruzzo quasi per caso.
{{*ExtraImg_207648_ArtImgRight_300x433_}}Il suo nome è Soleil, che significa Sole, nella lingua francese, ed è nata a Los Angeles. «Fu mia madre a chiamarmi così perché quando nacqui disse che era nato il suo sole personale – racconta – Inoltre il mio cognome è Sorge e ho sempre visto in questo abbinamento un tentativo da parte dei miei genitori di creare un fantasioso gioco di parole, del tipo: sorge il sole. Inizialmente l’ho considerato come una diversità, poi, crescendo, ho capito che l’essere ‘anormali’ può rivelarsi una forza. Anche l’essere divisa fra due mondi, inizialmente, lo interpretai come un dettaglio negativo. Invece non sarei stata certo così se non avessi vissuto determinate e travolgenti esperienze».
Diciannove anni – 20 il 5 di luglio – sguardo magnetico, corporatura fine, Soleil Sorge è una studentessa di Economia e Gestione delle Imprese presso l’università di Roma. Quest’anno ha scelto di dare adito ad un suo sogno sempreverde e costante, quello di partecipare al concorso di bellezza nazionale di Miss Italia. Tanti sono i voli pindarici che accompagnano, mentre incedono, due gambe abbronzate in passerella. Non c’entrano i lustrini o le [i]paillettes[/i]. È un seme di sogni piantato dentro che ha a che vedere con la forza personale e l’occasione di una vita ‘speciale’ da pescare. Trionfò a L’Aquila gareggiando in bellezza contro 11 miss aspiranti. Cinque, in quell’occasione, le fasce in palio. Lei ha ottenuto la fascia di ‘Miss Discoteca Set’.
{{*ExtraImg_207649_ArtImgRight_300x374_}}Cosa ha significato per te quel riconoscimento? «Mi vengono i brividi solo a pensarci – risponde Soleil – È stata un’emozione stupenda, anche perché è la mia prima vera esperienza di concorso di bellezza. Sicuramente non mi aspettavo tutto questo successo di pubblico. Vincere la fascia nella notte aquilana è una conquista per la mia personalità, oltre che per il mio aspetto fisico. Una vittoria del mio modo di essere. Solo adesso ho cominciato a credere in questa bellissima opportunità, parteciperò a tutte le tappe della selezione».
I suoi cavalli di battaglia sono il sorriso e la sincerità. «Fingere di essere qualcun’altra è il peggior modo di presentarsi – sottolinea – È difficile essere sé stesse, quando magari si hanno delle incertezze o dei piccoli difetti. Ma niente premia come la propria solarità. Credere in sé è l’arma vincente: è una luce che nessuna bellezza perfetta può oscurare».
Due mondi distanti. Una Marsica brulla e tempestosa e una Los Angeles vivacissima e scoppiettante. «Sono arrivata qui in Italia a soli 6 mesi – racconta – Tornai poi in America per frequentare l’asilo, poi di nuovo in Italia, ad Avezzano, per maturare gli studi primari e secondari di primo grado. Tornai a Los Angeles all’età di 14, frequentai lì la Hight School con indirizzo business, il mio mondo e il settore in cui vorrei un giorno ‘sfondare’».
{{*ExtraImg_207650_ArtImgRight_300x451_}}Una ragazza con due patrie alle quali far riferimento. «Rimangono tutti molto sorpresi quando affermo che preferisco di gran lunga l’Italia all’America – sottolinea – È vero che in America c’è una vita frenetica, colorata, vivace e che è il paese delle grandi opportunità. Ma lo stile di vita che ha l’Italia è unico al mondo. Senza considerare che adoro la mia città ‘parzialmente’ d’origine: Avezzano. Io vi sono cresciuta, ovviamente, ed è la città natale di mio padre. Tutte le mie amiche americane che sono venute a trovarmi in Italia, non appena hanno conosciuto Avezzano, l’hanno amata anche loro. È un piccolo centro, ma c’è tutto quello che serve per vivere. Forse un po’ più di vita universitaria le farebbe bene, ma per il resto è [i]great[/i]! È inoltre una città storica, con molto fascino».
La modella statunitense ha nel volto il tipico guizzo della California. Fra i primi a notarlo, il fotografo ‘ufficiale’ della competizione abruzzese di Miss Italia, Antonio Oddi. Suoi gli scatti a bordo piscina, nella magnifica cornice-aquerello della Pinguino, ad Avezzano.
{{*ExtraImg_207651_ArtImgRight_300x211_}}«Il mio asso nella manica – racconta Soleil – credo sia stato il saper parlare bene l’inglese. Ho avuto questa enorme fortuna nella vita, di riuscire a parlare bene più di una lingua ([i]Soleil sa parlare anche un poco di spagnolo e di tedesco[/i] Ndr.) che non capita a tutti. Anche se tutte le mie ‘doti’ migliori, per così dire, sono italianissime. Sono un mix vivente di due bellissime culture. Conobbi Oddi lo scorso anno, lui è stato il mio vero scopritore. L’anno scorso però non decisi immediatamente di intraprendere questa avventura perché avevo maturato l’idea di frequentare gli studi in America. Quest’anno, alla fine, sono tornata nella mia Italia e allora mi sono fatta prendere dall’onda dell’entusiasmo. Ed ora eccomi qui: fasciata e pronta per rimanere in gara. Miss Italia è un’esperienza che ti forma in tutti i sensi: ciò che vince è proprio la personalità, al di là della bellezza fisica. Il mio piccolo sogno legato al mondo dello spettacolo è quello di divenire una presentatrice: ho frequentato alcuni corsi di recitazione, quindi mi piacerebbe non solo essere, come si suol dire, ‘una bella statuina’, ma calcare il palcoscenico anche con la mia grinta. Il mondo dello spettacolo dà delle opportunità grandissime ed essere una [i]businesswoman[/i] al suo interno, potrebbe essere davvero la mia strada».
{{*ExtraImg_207652_ArtImgRight_300x392_}}Soleil è bionda, alta 1 metro e 75 e molto solare. Rispetto al dietro le quinte dello show, afferma: «nessuna competizione o invidia di fondo. Si è creato un bellissimo ambiente, le mie colleghe miss sono tutte ragazze molti semplici, che vivono questo sogno per quello che è: una chance. Quando vinsi la fascia, le altre ragazze furono felici per me, come io lo sono stata per loro. Pensai che la vittoria andasse all’attuale Miss Rocchetta, Melissa Palmieri, davvero una ragazza splendida e molto simpatica; invece con mia grande sorpresa, sono stata io la fortunata. La fascia adesso è appesa nella mia cameretta, affissa al muro. Ogni volta che la guardo, riprovo nel mio animo quelle sensazioni. Principesse per una notte . . . chi non vorrebbe esserlo? Ogni ragazza sogna di indossare per un momento la coroncina di bellezza, realizzare questo obiettivo, è indescrivibile. Tutti i pregiudizi che la gente, all’esterno, può pensare guardando una bella ragazza, solitamente cadono nel momento in cui quella ragazza dimostra di avere in sé l’intelligenza, l’umorismo e un gran bagaglio di valori sulle spalle. Una miss dovrebbe, a mio avviso, essere giudicata per il mondo che ha dietro e non per la sola e banale apparenza».
{{*ExtraImg_207653_ArtImgRight_300x451_}}Figlia unica, ma con molti cugini che hanno avuto per lei lo stesso affetto e attenzione che le avrebbero riservato dei fratelli, Soleil ha dovuto crescere in fretta, fra il divorzio dei suoi genitori e la velocità di apprendimento di due stili di vita diametralmente opposti. «Diventare un’imprenditrice, mettere da parte un capitale e dar vita ad un villaggio ecologico ed eco-sufficiente», questo il suo più grande progetto, molto maturo e agognato, in realtà, per una appena 20enne. «Al giorno d’oggi l’uso di materiale ecologico e biodegradabile si sta diffondendo sempre di più, perciò perché non aiutare la natura? L’imprenditore dovrebbe solo imparare da una top manager perfetta come lei».
Soleil, inoltre, è felicemente fidanzata. «Il mio lui è, forse, il mio fan numero uno. Mi sostiene sempre e, come me, ha una doppia cittadinanza: è nato a L’Aquila ma sua madre ha origini australiane. Quindi, come la sottoscritta, ha dovuto farsi valere in due realtà differenti». Incantevole il suo sguardo sognatore. Ma anche molto razionale e perspicace.
Ha anche un motto, Soleil, valevole per ogni aspetto della vita. Rendere forti i propri punti deboli: quasi una preghiera laica rivolta a sé stessa. «Anche nell’aspetto fisico, il non piacersi fisicamente è sentore di un non piacersi dentro. Migliorare sempre è il mio pane quotidiano. Nella vita non si arriva mai, dopo una meta ce ne è sempre un’altra pronta ad affascinarti, bisogna affrontarle con tutte le proprie insicurezze. Vivere positivamente, sempre e comunque, è una filosofia americana, che poco rispecchia le ragazze italiane, forse, ma sprecare le ore della propria giornata in pianti e lamenti non fa per me». Un padre cristiano e una madre buddista, un altro ‘dietro le quinte’ particolare per Soleil. «Sapere che ognuno ha un Budda dentro e che tutte le azioni positive portano ad un grande risultato aiuta molto. Non amo i ripensamenti o gli indugi: sono più una donna da carpe diem».
In un lungomare di sabbia sottile, si intravvede sempre l’origine di un orizzonte. Ed è lì che mira lo sguardo di chi aspira. Fra nuvole passeggere e cambi di direzione, le proprie idee sfidano l’avvenire. Si augura a tutte le miss un futuro da star. Occorre solo saper riconoscere le stelle utili alla propria formazione. Non tutte quelle che si incontrano fra i mille passi in avanti sono delle comete. In bocca al lupo a Soleil!
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