
L’ex direttore regionale dei beni culturali in Abruzzo Fabrizio Magani è stato interrogato dalla Procura della Repubblica dell’Aquila nell’ambito dell’inchiesta “Betrayal” su presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione di chiese monumenti.
Assistito dall’avvocato Fabio Alessandroni, Magani, indagato per turbativa d’asta, ha risposto per circa tre ore alle domande dei pm titolari dell’inchiesta, Antonietta Picardi e David Mancini.
Magani è stato direttore fino al 16 aprile scorso, poi è stato confermato dal ministro dei Beni culturali, Franceschini. Ma non è ancora stato concluso l’iter amministrativo. L’operazione “Betrayal” ha portato all’arresto di cinque persone, due in carcere e tre ai domiciliari. Si tratta dell’imprenditore Massimo Nunzio Vinci e della funzionaria della Direzione regionale dei Beni Culturali Alessandra Mancinelli, entrambi in carcere, e, ai domiciliari, dell’ex vice commissario ai beni culturali ai tempi dell’emergenza terremoto Luciano Marchetti e degli imprenditori Patrizio Cricchi e Graziano Rosone.
Altri quindici sono gli indagati di questa inchiesta ai quali, a vario titolo, vengono contestate le ipotesi di reato di corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio; falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico; distruzione e occultamento di atti veri; uso di atto falso; turbativa d’asta; millantato credito; emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.