Ricostruzione, Lolli: «Servono norme regionali»

30 giugno 2014 | 16:17
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Ricostruzione, Lolli: «Servono norme regionali»

di Maria Chiara Zilli

Ricostruzione, ma non solo. Sono tante le priorità sulle quali il nuovo assessore regionale abruzzese Giovanni Lolli lavorerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni. «Almeno una per ciascuna delle deleghe», spiega, ben consapevole del fatto che sulle sue spalle pesano compiti cruciali, come quelli inerenti alle politiche della ricostruzione, ma anche alle attività produttive, alle crisi industriali e alla valorizzazione dei beni culturali, oltre alle funzioni relative alla valorizzazione dell’Appenino italico, ai rapporti con le commissioni consiliari e alle riforme istituzionali. Insomma, un bel carico di responsabilità.

{{*ExtraImg_207998_ArtImgRight_300x200_}}Aquilano, unico assessore esterno della giunta di Luciano D’Alfonso, nonché vicepresidente della stessa, Lolli non fa mistero di avere il capoluogo abruzzese nel cuore. Nei sui discorsi la parola «ricostruzione» è senz’altro la più ricorrente: i suoi primi obiettivi sono «l’adeguamento normativo e organizzativo, anche con l’introduzione di norme regionali». Un percorso, assicura, «già avviato», che si svilupperà su due pilastri: la semplificazione e i controlli. Insomma, sottolinea, «bisogna rendere le norme più semplici, ma nello stesso tempo accentuare i controlli».

Nonostante il peso delle deleghe, in Lolli non manca l’ottimismo per il futuro, in relazione alla crisi delle industrie, il neo-assessore spiega ad esempio che «i problemi vanno affrontati, ma bisogna anche valorizzare le industrie che vanno bene e le buone pratiche». Insomma sembrerebbe che l’assessore tenda a guardare non solo il bicchiere mezzo vuoto, ma anche quello mezzo pieno.

Quanto alla delega all’Appenino italico, la più oscura agli occhi dei profani, Lolli spiega che si tratta di «avviare un percorso con le regioni limitrofe all’Abruzzo» seguendo, appunto, il [i]fil rouge[/i] dell’Appenino, che unisce le zone interne del centro Italia.

Dalle parole del nuovo assessore sembra dunque emergere un obiettivo di fondo semplice nella sua immensa complessità: valorizzare l’intera regione con un occhio verso l’Italia e l’altro verso L’Aquila. Un traguardo decisamente ambizioso.