Ricostruzione trasparente, Legnini detta i tempi

1 luglio 2014 | 15:02
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Ricostruzione trasparente, Legnini detta i tempi

«Entro il 20 luglio mi impegno a presentare una proposta organica per garantire norme più efficaci e trasparenti sulla ricostruzione privata. Deciderà poi il governo quale dovrà essere il veicolo legislativo più appropriato».

Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, durante il vertice in Prefettura all’Aquila sulla questione dei controlli dei cantieri e del contrasto al lavoro nero.

«Nei prossimi giorni per arrivare a un testo condiviso – ha aggiunto – ascolterò tutti i soggetti coinvolti, parlamentari, sindaci e associazioni sindacali e di categoria».

Presenti alla riunione, il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, il prefetto Alessandra Guidi, componente del Comitato di coordinamenti per l’alta sorveglianza delle grandi opere (Ccasgo), rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il sindaco, Massimo Cialente, l’assessore Di Stefano e i responsabili delle parti sociali.

Il sottosegretario ha sollecitato l’avvio in tempi rapidi del sistema dei badge per rendere più efficace il controllo di quanti lavorano nei cantieri sulla base della proposta elaborata dal Comune dell’Aquila. «E’ un obbligo che spetta alle imprese assolvere d’accordo con i sindacati» ha spiegato Legnini.

«Per quanto riguarda le nuove norme sulla ricostruzione privata, tre i principali capitoli sui quali si dovrebbe intervenire: il divieto di ogni forma di intermediazione negli appalti privati; l’introduzione di limiti al subappalto, sul modello della disciplina del settore pubblico; maggiore completezza informativa delle “white list”, per ottenere costantemente un quadro aggiornato dei contratti stipulati dalle imprese». Infine, un meccanismo che contemperi l’entità dei contributi con la concorrenzialità, in quanto la norma sull’obbligo di invito a cinque ditte non sta dando risultati apprezzabili.

«Trasparenza e legalità – ha concluso il sottosegretario – non sono solo valori in sé, ma rappresentano una condizione imprescindibile per continuare speditamente la ricostruzione e ottenere ulteriori e necessarie risorse pubbliche».

«Con l’Europa abbiamo due partite aperte: quello delle tasse e quello delle risorse. Questo è un periodo molto importante sul fronte europeo, visto che parte il semestre italiano». Così il sottosegretario a margine della riunione in prefettura sulla necessità di cambiare le regole degli appalti nella ricostruzione privata, nata in seguito all’inchiesta della procura distrettuale antimafia dell’Abruzzo su presunte infiltrazioni dei casalesi.

«Sulle tasse – ha continuato Legnini – stiamo sviluppando un confronto molto ravvicinato. Mi auguro che questo capitolo si chiuda al meglio al più presto. In riferimento alle risorse, credo che ci sia un nesso strettissimo tra la richiesta italiana del premier Matteo Renzi per avere più flessibilità sugli investimenti e il grado di possibilità di soddisfare l’esigenza della ricostruzione all’Aquila – ha concluso -. Ma vanno comunque spesi prima i soldi che già ci sono».