Chalet centrale della droga, Barone ai domiciliari

2 luglio 2014 | 08:50
Share0
Chalet centrale della droga, Barone ai domiciliari

17.12 – I legali Davide e Vicenzo Calderoni, attaverso una nota inviata alla redazione e pubblicata integralmente in calce, precisano che «il signor Barone non è stato arrestato da latitante, ma si è spontaneamente costituito».

***

I carabinieri del Comando Provinciale dell’Aquila, hanno arrestato all’aeroporto di Ciampino (Roma), Silvio Barone, sul quale pendeva un’ordine di carcerazione (ai domiciliari) emesso dal Gip del Tribunale dell’Aquila, nell’ambito di un’attività antidroga.

Il giovane tornava dalla Danimarca, luogo in cui si era diretto per vicende di lavoro.

L’attività antidroga dei carabinieri ha portato complessivamente all’arresto di quattro persone più altre due raggiunte dalla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

LE INDAGINI: L’attività è partita dall’analisi dei soggetti di etnia maghrebina controllati all’Aquila nel corso del 2013 che ha consentito di individuare El Allam El Habib, 38enne marocchino, uno dei principali fornitori di stupefacente. Le sue erano trasferte pressoché quotidiane verso il capoluogo. Qui, secondo gli inquirenti, grazie alla complicità degli altri destinatari della misura cautelare e alla fitta rete di conoscenze di questi ultimi, riusciva a piazzare lo stupefacente con grande facilità.

In particolare, secondo gli investigatori, il dipendente Antonio Calvisi di 63 anni dello storico bar-chalet, «trasformato in una vera e propria centrale di spaccio, forniva al marocchino la necessaria copertura logistica per la sua attività illecita, garantendo che le cessioni di stupefacente avvenissero al riparo da occhi indiscreti».

In una circostanza, pur di portare a compimento la sua consegna quotidiana di un grosso quantitativo di droga, il maghrebino non aveva esitato ad investire, proprio dinanzi allo chalet della Villa, un Carabiniere del Comando provinciale che stava per sottoporlo a controllo. Fuggito con la sua auto verso l’Altopiano delle Rocche (L’Aquila) per raggiungere Avezzano (L’Aquila), l’uomo era stato protagonista di una caccia all’uomo finita una settimana dopo con il suo arresto alla frontiera di Ventimiglia (Imperia) mentre tentava di lasciare il Paese.

***

LA NOTA INTEGRALE DEI LEGALI CALDERONI

[i]Notizia relativa all’arresto del signor Silvio Barone pubblicata in data 2 luglio 2014

«Con riferimento alla notizia in oggetto, dobbiamo precisare che il signor Barone, che si trovava all’esterno per motivi di lavoro, non appena ricevuta la notizia dell’esistenza di un’ordinanza nei suoi confronti applicativa della misura cautelare agli arresti domiciliari ha provveduto a prenotare senza alcun indugio il primo volo disponibile per il rientro; della cosa ha dato prontamente notizia, per il tramite dei sui legali, al comandante del nucleo investigativo, fornendo tutti i dettagli relativi al numero di volo e all’orario dell’arrivo presso l’aeroporto di Ciampino (e non di Fiumicino), precisando di tornare in Italia con l’unico scopo di ricevere notifica della cennata ordinanza e di dare esecuzione alla stessa; peraltro è opportuno sottolineare che il signor Barone non era latitante, non essendo stata emessa nei sui confronti alcun provvedimento ai sensi dell’articolo 296 c.p.p.

Preghiamo pertanto di divulgare correttamente la notizia rendendo nota la circostanza che il signor Barone non è stato arrestato da latitante ma si è spontaneamente costituito».

Davide Calderoni e Vicenzo Calderoni.[/i]