Crab in crisi, l’appello a D’Alfonso

2 luglio 2014 | 11:14
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Crab in crisi, l’appello a D’Alfonso

Il CDA del CRAB, nella seduta del 27 giugno, ha deciso «per il miglior funzionamento del CRAB, di adottare qualsiasi provvedimento ritenuto necessario, ivi compreso l’avvio della procedura di mobilità, a seguito dell’incontro con i Soci e delle loro conseguenti decisioni in sede assembleare».

Il consuntivo della gestione attuale parla di una cassa integrazione subita dai dipendenti in maniera quasi continuativa sotto la gestione del presidente Tenaglia (21 mesi su 37), «cassa integrazione finalizzata ad un progetto di ristrutturazione il cui disegno di legge giace in un cassetto», così si legge in una nota divulgata dai dipendenti stessi.

I dipendenti sarebbero peraltro senza stipendio da 5 mesi «e – si legge ancora – senza alcuna prospettiva di riceverne alcuno nei prossimi mesi, come dal Presidente stesso affermato. A ciò corrisponde una situazione di assoluta immobilità in cui il CDA non è in grado neppure di riscuotere i crediti».

I dipendenti si appellano alla Regione Abruzzo ed in particolar modo al Presidente Luciano D’Alfonso per un suo intervento «deciso ed immediato, volto a definire un processo che porti in brevissimo tempo alla salvaguardia e alla valorizzazione del Centro di ricerca come volano dello sviluppo del territorio, mediante un atto di forte e decisa discontinuità, che scelga un management competente, con un forte legame con il territorio e capace di interloquire con realtà nazionali ed internazionali al fine di integrare il CRAB alle strategie di sviluppo europee».

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