
«La Vostra attività istituzionale, portata avanti con cura e attenzione, rappresenta il prezioso viatico per il lavoro che il nuovo Ufficio di Presidenza sta per intraprendere. Con stima e rispetto».
E’ la frase che il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, ha voluto scrivere di suo pugno nelle foto consegnate questa mattina all’Emiciclo ai componenti dell’Ufficio di Presidenza della Nona Legislatura, nel corso della cerimonia del “passaggio della campanella” con il suo predecessore Nazario Pagano.
«Questa cerimonia simbolica – ha sottolineato Di Pangrazio – testimonia la continuità dell’Istituzione, che va garantita al di là dei partiti e delle appartenenze. Proprio in questo spirito, chiedo al Presidente Pagano e ai componenti dell’Up uscente di affiancare il nostro lavoro, fornendo spunti, riflessioni e suggerimenti sui temi di cui ci andremo a occupare. Ci attiveremo anche perché i cittadini stessi possano partecipare direttamente all’attività consiliare, attraverso mezzi innovativi. In questo senso sarà importante anche il coinvolgimento delle Università. Da parte mia, l’augurio per i componenti del nuovo Ufficio di Presidenza è di lavorare e deliberare sempre all’unanimità, in armonia, nell’interesse esclusivo della collettività».
Alla cerimonia sono intervenuti, oltre ai Presidenti Di Pangrazio e Pagano, i componenti dell’Ufficio di Presidenza Giovanni D’Amico e Paolo Palomba, e i componenti del nuovo organismo Lucrezio Paolini (IdV), Paolo Gatti (Forza Italia), Alessio Monaco (Regione Facile) e Giorgio D’Ignazio (Ncd).
«Quello di Presidente del Consiglio regionale – ha detto Pagano, consegnando la campanella, simbolo della massima Istituzione regionale al suo successore – è un ruolo di grande responsabilità, ma che può dare grandi soddisfazioni per chi crede nelle istituzioni. Il mio augurio al Presidente Di Pangrazio è di poter lavorare in serenità, per migliorare l’Abruzzo e la sua riconoscibilità, sia in Italia che all’estero».
«Raccomando – ha aggiunto poi Pagano, rivogendosi a Di Pangrazio – ai nuovi componenti dell’Ufficio di Presidenza di lavorare molto al fine di rendere l’Abruzzo riconoscibile e autenticamente importante al di fuori della regione. Io stesso ho avuto incarichi extra-regionali in questi cinque anni e mezzo. Credo di aver ricoperto in questi anni un ruolo bellissimo che ti auguro di ricoprire come ho fatto io».
Di Pangrazio conclude così: «Questo ruolo diventa una vetrina dell’Abruzzo nel mondo e noi dobbiamo puntare all’ internazionalizzazione per farci conoscere in Europa. Mi auguro che l’Ufficio di Presidenza possa sempre deliberare all’unanimità e con spirito di condivisione. Assumo l’impegno che mai da questo Consiglio usciranno delibere che andranno incontro all’interesse di singoli piuttosto che della collettività. Faremo in modo che i cittadini abruzzesi partecipino al Consiglio Regionale anche attraverso mezzi innovativi, ad esempio tramite il coinvolgimento dell’Università».