Speciale evento culturale in terra tolfetana

3 luglio 2014 | 09:52
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Speciale evento culturale in terra tolfetana

di Nando Giammarini*

La presentazione di un libro è un evento culturale di notevole interesse. Lo si percepisce ancor di più se l’autrice è una donna dai grandi sentimenti di altruismo e generosità della portata di Agnese Monaldi.

Lei, mia cara amica da oltre un decennio, che in altre circostanze ho definito giustamente “L’artista della Gente”, perché di questo si tratta, è una donna dedita ai grandi valori di solidarietà e umanità, che la elevano tra i grandi del genere umano.

Figlia della terra tolfetana – di Allumiere, una cittadina originariamente ad economia agricola, come quella abruzzese, da cui provengono alcuni dei migliori poeti a braccio del passato – vive a Civitavecchia e racchiude in sè tutta la sapienza e la cultura popolare che espleta attraverso la poesia estemporanea e le sestine, di cui è dea indiscussa e costante, lieta, sorpresa.

Agnese crede e si adopera come pochi per gli altri, donando il suo tempo senza esitazione alcuna. In questa veste la troviamo a fare volontariato tra i bambini del IV Circolo Didattico di Civitavecchia e alla RSA Bellosguardo, dove rende felici tanti pomeriggi ai suoi ospiti e donare 10 milioni di vecchie lire – frutto del ricavato del suo libro di poesie “La mia Terra”, che si era impegnata a vendere casa per casa – alla Comunità di recupero e sostegno per tossicodipendenti Mondo Nuovo.

{{*ExtraImg_208369_ArtImgRight_300x199_}}Alla presenza di un vasto pubblico si è tenuta, lo scorso 27 giugno alle ore 17, nella sala Nobile del Palazzo Camerale di Allumiere, la toccante cerimonia di presentazione del libro di Agnese Monaldi: ”[i]Le Mie Radici[/i]”, edito dall’Associazione Spartaco di Civitavecchia. Un’opera assolutamente straordinaria densa di ricordi ed emozioni che contempla sia la biografia e la realtà familiare e sociale di Allumiere, che l’opera poetica dell’unica donna interessata con passione, raggiungendo ottimi risultati, alla poesia in ottava rima. Essa esprime, inoltre, con sobria determinazione, tanti aspetti della sua infanzia, dell’adolescenza il grande rapporto che la legava a sua madre, a sua nonna e in generale alla materna terra.

Un particolare e intenso quadruccio di vita dalle tante sfumature in cui traspaiono i veri valori di una Comunità dove anche chiamarsi per soprannome aveva il suo valore di amicizia e d’affetto. Un mondo radicato alle tradizioni, anche religiose, del paese cha Agnese conserva gelosamente nel cuore e vorrebbe non tramontassero mai. Una bella e coraggiosa operazione culturale che è riuscita a dare alla stampa scindendo i fatti, le tradizioni, la vita, le usanze i personaggi e le immancabili poesie.

Sembrano rivivere, in quello che è un vero e proprio filone della memoria, le tradizioni del Natale, particolarmente sentito in un piccolo paese, e la donna che faceva, all’antica maniera, il bucato con la cenere.

In un clima familiare sono volate via, quasi senza rendercene conto, quasi quattro ore all’insegna di una presentazione cui hanno partecipato il sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio, l’editore e presidente dell’Associazione Spartaco di Civitavecchia Mario Michele Pascale, il delegato alla cultura Stefania Camilletti, lo storico e poeta Carlo De Paolis, la docente Rossella Setaccioli ed io, in qualità di estimatore della poesia a braccio e giornalista pubblicista.

Nel mio intervento di presentazione oltre a parlare del libro ho portato alla cara amica allumierasca il saluto della terra e dei sui colleghi abruzzesi che la stimano, la apprezzano e le vogliono bene.

Presenti altri poeti quali Lorenzo Michelini della Maremma Toscana, Elino Rossi, Dante Valentini dell’Alta Valle del Velino e altri estempori cantori locali che hanno dimostrato tutta la bravura, deliziandoci, insieme all’autrice, con le loro ottave di saluto, gli stornelli e le sestine.

{{*ExtraImg_208370_ArtImgRight_300x192_}}La “Banda del Torchio” di Saturnia, con strumenti musicali adattati alla civiltà contadina del passato ha intrattenuto i presenti con delle bellissime suonate tra stornelli e canzoni di repertorio. Uno squisito e sontuoso rinfresco, apprezzato e degustato da tutti, ha concluso la rinomata presentazione nel suo paese d’origine, cui si sente legata da una duplice passione, sentimentale ed umana.

Formulando all’autrice di “Le Mie Radici” i migliori auguri di ogni successo, l’aspetto alla presentazione della sua prossima opera e la saluto con questa ottava.

[i]Agnese Monaldi

Una poetessa brava per davvero

tanto gentile e di aggraziati modi

è raffinata e colta di pensiero

non esiste persona che non la lodi.

ciò condivido senza alcun mistero

la senti vicina anche se è agli antipodi

dalla sua terra riceve gloria e onori

è la più grande tra i fenomeni canori.[/i]

[i]*lettore[/i]

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