Miss Italia: a Morino vince la tenacia

8 luglio 2014 | 13:28
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Miss Italia: a Morino vince la tenacia

di Gioia Chiostri

Una fascia di seta per acciuffare la stella sfuggente del proprio destino. Tutte le belle ballano a Morino. Miss Italia Abruzzo 2014, questa grande passerella nostrana che mette in vetrina i volti, le forme e le caratteristiche della nostra Regione forte e gentile, ha fatto già scalpore. Nel senso buono, però. Giovedì scorso, in una notte stellata e in un’aria quasi salmastra, visti i bichini sfolgoranti delle miss, si è eletta la prima reginetta d’Abruzzo: Miss Miluna Abruzzo, Rita Fantini.

{{*ExtraImg_208845_ArtImgRight_300x420_}}Bionda, occhi di giada, alta 1 metro e 75 centimetri, 21 anni già computi, Rita è una Miss in gamba, dalla parlantina facile e veloce. Studia Economia e Commercio a Milano e ha colpito l’attenzione della giuria per la sua schiettezza e semplicità, al di là della bellezza genuina.

«Un giorno spero di poter ampliare il mio percorso con un master in management all’estero – spiega – Tra 10 anni mi vedo manager di una grande Multinazionale, anche se mi piacerebbe molto poter giocare la carta che Miss Italia dà a noi ragazze. Mi piacerebbe riuscire a coronare anche il mio sogno nel cassetto che guarda al mondo dello spettacolo. Perciò: Fingercrossed».

Pensare in grande, in fondo è il primo passo per raggiungere la luna. Secondo tentativo per lei, che già qualche anno fa aveva tentato la carriera della passerella. Quest’anno però, è giunto il riconoscimento più prezioso: una corona Miluna l’ha proclamata Reginetta di bellezza. «Questa – racconta a IlCapoluogo.it – è la seconda volta che partecipo . La prima volta avevo 17 anni e ora sono stata incoronata Miss Miluna Abruzzo. Ho deciso di ripartecipare in maniera più matura e coscienziosa. Miss Italia, oltre ad essere un ottimo trampolino di lancio per il mondo dello spettacolo, è, per me, anche un modo per rimettermi in gioco e dedicare del tempo a me stessa».

Il concorso di Miss Italia, anche se nuovamente bistrattato da Mamma Rai anche per quest’anno, continua ad affermarsi come il contest più ‘acchiappa-sogni’ della Penisola Italiana. Tante le speranze in gara, le anime in lotta. Le voglie di rivincita, autoconferma, di farcela perché si crede in sé stesse sono le sensazioni più diffuse. Una fascia per accedere al gran finale. La bellezza, spesse volte, è lo stare bene con sé stessi e volerlo dimostrare al popolo pensante, là di fuori. Non importano stereotipi o pregiudizi: Miss Italia è una vetrina del talento e non di un vuoto involucro esteriore.

«Essere incoronata è stato davvero emozionante – racconta Rita – Sono emozioni forti che non cambiano mai. Essere reginette per una sera è un’esperienza bellissima. Oggettivamente non me l’aspettavo; ho deciso di ripartecipare a Miss Italia grazie agli stimoli del fotografo ufficiale Antonio Oddi, che ringrazio molto per avercela fatta a convincermi, di nuovo. L’organizzazione di Miss Italia, capitanata da Mimmo del Moro e dal suo staff, per noi ragazze rappresenta in fin dei conti una grande famiglia, che diventa sempre più ‘amica’ nel corso delle selezioni».

{{*ExtraImg_208846_ArtImgRight_300x204_}}Passerelle e sfilate intervallate da show sul palcoscenico maestoso, posto al centro del salone da ballo dell’Hotel Villa Elena, dimora dei sogni proibiti. Maria Domenica Di Pasquale, in arte Maridò, ha letteralmente affascinato il pubblico di intenditori presenti con le sue due esibizioni canore. Una cantante marsicana, che ha deciso di accoppiare al suo lavoro quotidiano da tecnico radiologo, una grande passione: la musica e il bel canto. ‘Quando una stella muore’ e ‘I will survive’ le colonne sonore della serata. «Miss Italia è un bellissimo concorso; è un peccato che sia rimasto orfano della Rai. E’ un po’ come se vai a privare gli italiani di Sanremo. È un concorso longevo, caratteristico, dove si fa vincere la bellezza nostrana. Io canto dall’età di 12 anni e non ho mai smesso, anche quando la realtà, cruda e nuda, fa capire che forse i sogni è meglio tenerseli nascosti in un polveroso cassetto. Queste ragazze sono qui per la fede che hanno riposto nel concorso di bellezza italiano. Tutte, a modo loro, sono delle vincitrici: lottare per sé stesse, far vincere la propria autonomia e personalità è un buon insegnamento. Senza estremizzazioni e fanatismi, Miss Italia insegna a gareggiare contando solo sulla propria forza. La vita stessa è una gara, i concorsi sono solo un’anticamera di essa».

Miss Italia Abruzzo, presentato da Luca Di Nicola, si è rivelato essere l’evento notturno più seguito. Una passerella per i sogni: 21 ragazze in gara, tutte bellissime e consapevoli, si sono sfidate a colpi di charme. Una prima uscita di ‘conoscenza’ sul palco: ogni miss ha indossato un outfit personalizzato, mostrando tutta la propria sicurezza e sinuosità.

In giuria il sindaco di Morino, Roberto D’Amico, l’avvocato Augusto D’Amico, il titolare del Centro Commerciale ‘La Selva’ di Sora, Osvaldo Polito, l’imprenditore Alessandro Borrelli, la titolare di Magliano dei Marsi Marilena Micucci, Gianfranco Ranieri, un grande docente meccanico, responsabile tecnico della Luxory Car officina presso il Nucleo Industriale di Avezzano, l’orafo di Miluna Paolo D’Angelo, Leonardo Giovanruscio, imprenditore, e il fiorista Fabio Giovanruscio di Orchidea.

Qual è il sogno nel cassetto di Rita Fantini? «Il mio sogno più grande, oltre a quello di lavorare nella moda, è sicuramente quello connesso al mondo del cinema . Diciamo che l’immagine di donna indipendente e forte mi ha sempre ispirata. Miss Italia è un concorso quasi secolare, che viene rinnovato sostanzialmente spesso. Anzi: è il concorso per antonomasia, il concorso dei concorsi. Dunque, rivolgendomi alle future colleghe di passerella, posso solo dire: ragazze credete fino in fondo nei vostri sogni e perseguiteli anche quando sarete ferme a terra senza più speranze. Miss Italia , ripeto , è un occasione d’oro per rivalutarsi e mettersi in gioco; è un modo per far emergere le personalità più nascoste. Lo definirei “un viaggio indimenticabile alla scoperta si se stessi”».

{{*ExtraImg_208847_ArtImgRight_300x249_}}Cinque le fasce assegnate: Francesca Di Pirro, in gara con il numero 7, è stata eletta Miss Mascotte, Miss Morino è stata incoronata, invece, Martina Cerroni; Miss quarta classificata è stata Maura De Vecchis. Miss Wella Professional è stata nominata le riccia Veronica Papa, terza classificata. Miss Rocchetta Bellezza, secondo posto, è stata eletta Adriana Palozzo. Reginetta della notte morinese è stata invece eletta la nostra lancianese Rita Fantini.

E’ cominciata la competizione estiva dell’anno. Tappa dopo tappa, la stella del destino si fa più fluorescente. Raggiungerla con le ali dell’entusiasmo è possibile, se, sulla passerella, sfileranno il carattere e la grinta accanto a due occhi brillanti da favola. La genuinità di un concorso può essere perseguita se genuino è l’intento che v’è dietro la proposta di partecipazione.

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