Esplode fabbrica fuochi d’artificio nell’Aquilano

9 luglio 2014 | 14:21
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Esplode fabbrica fuochi d’artificio nell’Aquilano

Ancora provvisorio, ma già drammatico il bilancio dell’esplosione della casamatta dell’azienda pirotecnica Paolelli a Tagliacozzo, in località San Donato.

{{*ExtraImg_208974_ArtImgRight_300x300_}}I soccorritori hanno trovato tra le macerie della fabbrica di fuochi Paolelli i corpi di due vittime. Un corpo carbonizzato é stato ritrovato nella casamatta miscele, mentre un altro corpo esanime è stato trovato nel laboratorio totalmente distrutto.

I feriti sono invece quattro. Tutti sono stati trasportati all’ospedale di Avezzano e presenterebbero ferite tipiche da esplosione e ustioni di vario genere. Una persona, infine, risulta dispersa.

In merito alle vittime, i carabinieri fanno sapere che le salme saranno recuperate domani. Anche le operazioni di bonifica dell’area andranno avanti almeno fino a domani.

A Tagliacozzo, sul luogo dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio, sono arrivati i medici legali della Asl di Avezzano per effettuare la ricognizione cadaverica sui corpi recuperati che sono ancora all’interno dell’edificio distrutto. I medici devono attendere l’ok degli artificieri perché la zona è ancora da bonificare.

{{*ExtraImg_208993_ArtImgRight_300x300_}}I vigili del fuoco hanno perimetrato e sequestrato l’ampia area in cui si è consumata la tragedia. Le ricerche del disperso riprenderanno con molta probabilità domani per ragioni di sicurezza in quanto l’area, ancora calda, continua a registrare piccole cariche. Il sequestro della zona permetterà il raffreddamento dell’ambiente. Emanata, inoltre, una ordinanza di sgombero dell’area per un raggio di 500 metri.

A Tagliacozzo, intanto, è in corso una riunione tra vertici della Regione e del Comune e forze dell’ordine in merito allo scoppio della fabbrica dei fuochi.

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L’INCENDIO – La massa di calore che si è sviluppata dopo le esplosioni ha provocato anche un incendio nel bosco adiacente alla fabbrica che ha raggiunto un fronte di oltre 500 metri. Sul posto sono intervenute anche le guardie forestali per spegnere il rogo che ha già distrutto oltre un ettaro di macchia.

L’ESPLOSIONE – Due ‘tuoni’ violenti, all’improvviso. E’ stato questo il segnale che qualcosa di grave era accaduto nella Marsica, intorno alle ore 13 e 30 circa. Inizialmente sembravano segni di un temporale in avvicinamento, ma i mezzi dei vigili del fuoco, dei carabinieri, della polizia e degli artificieri in corsa sulle strade hanno dimostrato la drammatica realtà dell’esplosione. Nei comuni limitrofi è saltata la corrente elettrica e alcune finestre sarebbero andate in frantumi.

{{*ExtraImg_208975_ArtImgRight_300x300_}}L’esplosione ha provocato una densa colonna di fumo visibile anche a distanza di alcuni chilometri. Sul posto sono intervenute diverse squadre di vigili del fuoco – quattro solo di Tagliacozzo e alcune partite dal comando provinciale dell’Aquila – insieme agli artificieri e ai carabinieri. Sul luogo dell’esplosione anche anche dieci forestali, che stanno coordinando l’operato delle squadre dei volontari di Protezione Civile. Nei pressi si avvertono ancora piccole esplosioni e si registrano diversi incendi.

{{*ExtraImg_208994_ArtImgRight_300x300_}}Sul luogo dell’incidente i soccorritori hanno istituito un posto avanzato di coordinamento delle ricerche dei dispersi.

L’azienda, secondo alcune testimonianze, stava preparando i fuochi per alcune manifestazioni pirotecniche. L’opificio aveva subito due ispezioni di controllo nel 2011 e nel 2013.

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LE TESTIMONIANZE – Alcuni testimoni che si trovavano all’interno delle abitazioni, hanno raccontato di aver avuto la sensazione che la zona fosse stata interessata da un forte terremoto. Il forte boato prodotto dall’esplosione principale ha causato danni a vetri e persiane fino a Tagliacozzo, che dista qualche chilometro dal luogo dello scoppio. Le due colonne di fumo che si levano dal luogo dell’incidente sono il risultato di due esplosioni distinte e quella più distante dall’epicentro è a circa 500 metri e sarebbe stata provocata dal materiale incandescente prodotto dalla prima esplosione.

{{*ExtraImg_208995_ArtImgRight_300x300_}}Un testimone che si stava allenando in una palestra a 500 metri dalla fabbrica di fuochi Paolelli a Tagliacozzo ha definito l’esplosione «Un finimondo». Inizialmente due gli scoppi, racconta. «Siamo usciti dalla palestra ed è arrivata la terza esplosione violentissima, che ci ha scaraventati a terra». Questa terza esplosione, ha riferito un altro testimone, un medico di base in servizio all’Ospedale di Tagliacozzo, a 2 chilometri, Pietro Buzzelli, «ha creato un violento spostamento d’aria».

LE TRAGEDIE DEI FUOCHI – L’esplosione di oggi é il terzo grave incidente accaduto negli ultimi 15 anni nella Marsica ad aziende che producono fuochi. Il primo incidente in un’azienda di Cerchio (L’Aquila) con un morto e tre feriti, mentre qualche anno dopo a Roccavivi di Balsorano (L’Aquila) un’esplosione uccise tre lavoratori.

Risale invece ad appena un anno fa l’esplosione a Città Sant’Angelo che provocò 5 vittime. Lo scorso 25 luglio nella frazione di Villa Cipressi esplose la fabbrica di fuochi d’artificio dei fratelli Di Giacomo. Alle 10.25 di quella drammatica mattina esplosero circa cento quintali di materiale esplodente. Calcinacci, fiamme e vetri rotti ricaddero in un raggio di cinque chilometri. Lo scoppio sventrò una collina e rase al suolo sette depositi. Pesantissimo il bilancio: nell’esplosione morirono un ragazzo di 22 anni, Alessio Di Giacomo, il titolare Mauro Di Giacomo, 45 anni (papà di Alessio), suo fratello Federico, 50, e il nipote (figlio di un altro fratello) Roberto Di Giacomo, 39 anni. Tre mesi dopo la quinta vittima: Maurizio Berardinucci, vigile del fuoco di 49 anni morto al policlinico Gemelli di Roma dopo mesi di sofferenza e lotta contro le ustioni. Berardinucci faceva parte della prima squadra di soccorso che raggiunse il luogo della tragedia e fu investito da una degli scoppi che seguirono la prima esplosione.

[i]Sul posto l’inviata Gioia Chiostri per aggiornamenti in tempo reale.[/i]

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