
di Nando Giammarini*
Nel contesto delle iniziative culturali e di svago continua, all’insegna del divertimento e coinvolgendo turisti e villeggianti, l’estate monterealese con le note sotto le stelle nell’incanto dei nostri monti incontaminati, austeri, selvaggi.
Dopo il successo della splendida e istruttiva manifestazione dei mestieri desueti di domenica scorsa, il 12 luglio, con inizio iscrizioni alle ore 9, sarà la volta del primo concorso denominato “100% DDU BOTT”. Si tratta di una gara di organetto, strumento caro alle genti di montagna, appartenente alla popolarità del mondo contadino, che al suo suono ha sempre vissuto momenti particolari di gioia e allegria, come i matrimoni e le feste patronali, ancora oggi molto in auge nell’Alta Valle dell’Aterno, del Velino e del Tronto. Esso, parte integrante della nostra storia e delle nostre tradizioni, partendo dalle radici, è la struttura portante della cultura popolare e in quanto tale madre di tutte le altre. La leggenda narra che fu portato in Abruzzo dalle vicine Marche, suscitando la diffidenza delle persone anziane e l’entusiasmo dei ragazzi che ne ricavavano dei suoni.
Tanti giovanissimi sono appassionati di questa arte del passato che ci onora e ci emoziona. Per rimanere nel Comune di Montereale, tante sue frazioni, da Cesaproba a Ville di Fano, a Verrico, a Castiglione, compresa la mia piccola Cabbia, dove Sara la figlia maggiore del mio caro amico d’infanzia Lucio Durantini è una piccola grande artista di organetto e di stornelli. Lei, ormai quattordicenne, segue con profitto e interesse la scuola di questo particolare strumento musicale e ci delizia con i suoi brani nelle festose circostanze.
La musica, di qualsiasi genere essa sia, è un veicolo di pace e di armonia e serve a fare Comunità, nel caso specifico a far vivere i nostri beneamati paesini di montagna. A questo fine hanno lavorato tre ristoratori del luogo – il Nido del Picchio, il ristorante Thomas e la Giara, in collaborazione con i maestri Simona Cenfi, Andrea Aloisi e la partecipazione, in qualità di giudici, di Gabriele di Pietro e Daniele la Mano – organizzando davvero un meraviglioso spettacolo. A loro va il plauso della gente monterealese e dell’Alta Valle dell’Aterno tutta per aver organizzato un simile eccezionale evento che da lustro al territorio, alla sua gente all’antica tradizione musicale di montagna.
Per non fare torto a nessuno, com’è giusto che sia in qualsiasi competezione, gli iscritti saranno divisi per fasce d’età in sei categorie, seguendo il regolamento nazionale. Dopo il caratteristico e simpatico spettacolo si procederà alla premiazione con coppe per i primi tre classificati, proseguendo poi con la serata danzante fino alle ore piccole.
Augurando ogni successo alla riuscita della manifestazione ringraziamo i ristoratori per questa loro trovata musicale che auguriamoci veda la partecipazione di un pubblico attento e interessato che ne chiederà la replica l’anno prossimo.
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