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Si sarebbero concluse alle ore 15 e 39 le ricerche dell’ultima vittima della violenta esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio ‘Paolelli’ di Tagliacozzo. Tre, quindi, i corpi ufficialmente ritrovati.
Anche se completamente carbonizzati, il medico legale della Asl di Avezzano, Cesare Giffi, fa sapere che i cadaveri «sarebbero comunque identificabili. Quando saranno messi a disposizione dei riscontri da parte dei familiari potremo dire chi sono».
«Quando verranno ricomposti – ha fatto capire Giffi – per i parenti dei tre morti non sarà difficile riuscire ad identificarli».
Dopo il recupero della prima salma in mattinata, nel primo pomeriggio sono stati recuperati anche i corpi delle altre due vittime. Le tre salme saranno composte all’obitorio di Avezzano.
Ciò che si delinea, al secondo giorno di lavoro e di ricerche sul luogo, è un quadro agghiacciante. Sono rimasti al lavoro solo gli artificieri. Loro, il compito di rintracciare gli ordigni inesplosi e renderli inoffensivi. L’area è ancora sotto bonifica. Le ricerche dei dispersi, invece, sono giunte al termine.
Le vittime sono: Antonio Morsani, 47 anni di Rieti; Antonello D’Ambrosio, 33 anni di Petrella Liri, frazione Cappadocia (L’Aquila), e il figlio del titolare Sergio Paolelli, Valerio, di 37 anni.
IL RICONOSCIMENTO: Secondo una recente indiscrezione, i familiari delle tre vittime avrebbero fornito ai carabinieri alcuni elementi per identificare i corpi dei loro cari.
Secondo quanto affermato dal dottor Giffi, alcuni di questi elementi sarebbero stati riscontrati sui corpi, e quindi daranno la possibilità ai familiari di effettuare il riconoscimento.
Ora toccherà al procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, formalizzare gli atti per permettere la nomina di legali e consulenti delle famiglie al fine di conferire gli incarichi necessari per i riconoscimenti. A quanto si è appreso il probabile riconoscimento potrebbe slittare all’inizio della prossima settimana.
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