
Disagi e danni per un violento nubifragio, con tanto di intensa grandinata, che nel pomeriggio si è abbattuto su Pescara e provincia.
Tecnicamente si è trattato di una supercella temporalesca autorigenerante; in altre parole, secondo gli esperti, nel giro di un paio d’ore è caduta l’acqua che generalmente cade nell’intero mese di luglio. La temperatura è scesa bruscamente fino a 15 gradi. Mentre il temporale si allontanava in tanti hanno potuto ammirare l’ affascinante spettacolo dell’arcobaleno sul mare.
Ovunque, da Pescara a Montesilvano (Pescara) fino all’entroterra, scantinati pieni d’acqua, alberi e rami caduti, strade e sottopassi allagati, con le auto rimaste bloccate. A Penne (Pescara), nell’area Vestina, un fulmine ha colpito il quadro elettrico di un asilo, in questo periodo chiuso, provocando un piccolo incendio, domato dai Vigili del Fuoco; sul posto sono intervenuti anche Carabinieri e Polizia municipale. A Montesilvano le infiltrazioni hanno provocato il crollo parziale di un controsoffitto, in un capannone aziendale.
«Si è trattato di una supercella temporalesca autorigenerante – spiega Giovanni De Palma di AbruzzoMeteo – si formava sopra le nostre teste e scaricava allo stesso tempo. Sono temporali molto pericolosi e se non cambiavano le correnti poteva durare anche di più. Essendo arrivato un nucleo di aria fredda in quota, c’è stato uno sbalzo di temperatura notevole. Ha nevicato dai 2.300 metri in su; situazione non del tutto normale per essere luglio, considerato il mese più stabile dell’anno».
«Per la sera e per la notte – dice ancora l’esperto – non dovrebbero esserci problemi, ma permarrà l’instabilità. Domani ci saranno delle schiarite, ma la situazione sarà ancora instabile almeno fino ai primi giorni della prossima settimana. Tra sabato e domenica cadrà altra pioggia».