L’asse centrale sotto i ferri della Ricostruzione

11 luglio 2014 | 12:33
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L’asse centrale sotto i ferri della Ricostruzione

Il direttore della Ricostruzione, l’ ingegner Vittorio Fabrizi, ha firmato la determina per la presentazione del progetto – parte seconda – per i residui ambiti dell’asse centrale (AC2, AC5, AC6, AC7, AC9 e AC 10); il relativo avviso è in corso di pubblicazione sul sito internet del Comune di L’Aquila.

A dare la notizia è l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, che comunica: «I cittadini interessati dovranno recarsi all’Ufficio Speciale per ritirare la password che consentirà loro di accedere al sistema per la presentazione on-line del progetto».

Sono 33 gli aggregati per i quali viene chiesto di presentare, entro il termine massimo di 120 giorni, il progetto parte seconda; dopo un celere esame da parte dell’Ufficio Speciale si potrà procedere all’erogazione del contributo e al successivo inizio dei lavori.

«Voglio ricordare che il primo elenco, riferito ai primi quattro comparti dell’asse centrale, porta la data del 14 aprile 2014, ma ad oggi poco o nulla è stato presentato come progetto parte seconda; i termini scadranno intorno a ferragosto e saremo inflessibili sul loro tassativo rispetto».

« Del resto – rileva Di Stefano – i tecnici conoscevano già da moltissimo tempo l’importo del contributo entro cui contenere il progetto, poiché le relative schede sono state loro comunicate e pubblicate con l’ erogazione del primo 2%’ incalza ancora l’assessore sapendo che è proprio nella capacità di elaborazione dei progetti uno dei punti cruciali per la richiesta delle ulteriori somme al Governo».

«Non si possono chiedere finanziamenti certi e costanti se non riusciamo a dare garanzie di spesa». La determina del Direttore della Ricostruzione riguarda anche la richiesta all’Ufficio Speciale di un immediato esame per 7 schede parametriche di altrettanti aggregati che, sebbene ricadenti nell’asse centrale, ancora non erano state esaminate, e di altri 4 progetti presentati con la vecchia procedura (ante scheda parametrica) che dovranno essere esaminati per permettere la unitarietà dei comparti.

«Si conclude con questa determina – conclude Di Stefano – tutta la programmazione dell’asse centrale. Ora, ribadisco, la palla passa ai progettisti e poi alle imprese. Il nostro obiettivo e’ che entro due anni tutto l’asse centrale torni ad essere fruibile e vivo».