Viabilità: «Fondo Valle Sangro priorità strategica»

11 luglio 2014 | 19:44
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Viabilità: «Fondo Valle Sangro priorità strategica»

Sarà definito per il prossimo mese di novembre il progetto preliminare relativo all’ammodernamento della strada statale 652 tra la stazione di Civiluparella e la variante di Quadri, da poco inaugurata. Entro giugno 2015, con molta probabilità, sarà pronto anche il progetto esecutivo dell’opera e, a seguire, verrà pubblicato il relativo bando di gara. E’ la tempistica assicurata al presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, dal presidente dell’Anas, Piero Ciucci, nel corso del sopralluogo di questo pomeriggio lungo l’arteria che collega l’interno del Molise alla costa adriatica.

Un vertice operativo al quale sono intervenuti, tra gli altri, il sottosegretario alle Finanze Giovanni Legnini, in rappresentanza del Governo, il presidente della Provincia di Chieti, i sindaci dei territori attraversati dalla Fondo Valle Sangro tra cui quelli di Civiluparella, Gamberale, Borrello, Pizzoferrato e Quadri, i vertici regionali dell’Anas e la struttura tecnica dell’assessorato regionale ai Trasporti.

«L’allungamento verso nord e quindi oltre Quadri della Fondo Valle Sangro rapppresenta, senza dubbio, la priorità infrastrutturale di rilievo che consentirà al distretto industriale della Val di Sangro di potenziarsi così come gli stessi investitori nazionali e internazionali ci hanno richiesto – ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso – Sono tranquillizzato dal fatto che tutta la competenza dell’Anas è dispiegata, non solo per l’importanza che riveste quest’opera per l’intero Abruzzo, ma anche perchè sto vedendo un lavoro sinergico intorno alla realizzazione di quest’opera che lascia ben sperare». «Sono convinto – ha aggiunto – che questa sia la volta buona, visto che la produzione progettuale è già in cammino, così come il reperimento delle risorse. Inoltre, l’urgenza dell’opera è di tutta evidenza. Insomma, ci sono tutti i presupposti per raggiungere l’obiettivo. Si tratta ora di rendere forte l’attenzione dei livelli di Goveno, ma qui sono certo che il sottogretario Legnini giocherà un ruolo decisivo».

Il costo complessivo dell’intervento è pari a 120 milioni di euro. Considerata la disponibilità finanziaria di 50 milioni, restano da reperire circa 70 milioni di euro che potrebbero essere attinti nel decreto “Sblocca cantieri”. Ad oggi i finanziamenti disponibili sono quelli derivanti dalla legge 388/2000 articolo 144, comma 7d -“d) Tirreno-Adriatica (SS 652) da cui risultano residui per 20 milioni 433 mila 773 che, sommati allo stanziamento di 30 milioni di euro provenienti dalla Legge di Stabilità 2013 (L. 228/2012), portano il finanziamento complessivo disponibile pari a 50 milioni.

Intanto, la Giunta regionale, proprio martedì scorso, ha prodotto una delibera che ribadisce come il completamento della Fondo Valle Sangro rappresenti la priorità viaria numero uno.

«L’Abruzzo dei prosimi dieci anni – ha continuato il Presidente – non può fare a meno della messa in esercizio di questa fondamentale infrastruttura per rilanciare il suo tessuto economico-produttivo».

L’idea progettuale individuata dall’Anas per procedere all’ammodernamento della Fondo Valle Sangro SS652, anche a seguito di incontri con i tecnici della Ferrrovia Sangritana, prevede l’ubicazione della nuova infrastruttura stradale in affiancamento, lato monte, alla sede ferroviaria. Una soluzione che si sviluppa per complessivi 5 chilometri e 400 metri e che consentirà di salvaguardare il sedime ferroviario esistente. Tale soluzione, partendo dal viadotto esistente ubicato nei pressi dello svincolo per l’abitato di Santangelo del Pesco, termina in corrispondenza dello svincolo appena ultimato di Quadri.

Le opere principali previste sono una galleria naturale per uno sviluppo complessivo pari a 105 metri, una galleria artificiale per uno sviluppo complessivo pari a 160 metri e tre viadotti per uno sviluppo complessivo pari a 1050 metri. Come ha confermato al presidente D’Alfonso lo stesso Ciucci, si tratta di un intervento meno impegnativo dal punto di visto economico (120 milioni di euro) rispetto al costo previsto da un primo progetto esecutivo (160 milioni di euro), ma soprattutto meno impattante sotto il profilo ambientale.

In relazione alla fase progettuale sono in fase di avvio le procedure di verifica preventiva dell’interesse archeologico e di verifica di assoggettabilità a VIA al fine di acquisire le necessarie autorizzazioni.

Un cenno, infine, alla «grande incompiuta»: il viadotto Barche, nel terriorio di Bomba. «Si tratta di una problematica vecchia di 40 anni – ha ricordato D’Alfonso – che abbiamo ereditato ma che deve diventare bersaglio di intervento. La relativa progettazione la si sta concependo ora, anche se la priorità pricipale resta l’ammodernameto della Fondo Valle Sangro».

Intanto il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini ha annunciato che «il governo si farà carico di individuare le risorse necessarie per completare la Fondovalle del Sangro e ultimare un’opera incompiuta da quasi cinquant’anni». Legnini ha ripercorso le tappe principali di quest’opera, inclusa nel programma della Casmez nel lontanissimo 1961 e progettata nel 1967. «Il primo lotto – ha ricordato il sottosegretario – è stato aperto agli inizi degli anni 70, quelli successivi sono stati poi realizzati con inaccettabile lentezza e mille intoppi». Ora si volta pagina, «per completarla in tempi rapidi».

«Una volta che l’Anas avrà completato il progetto – ha aggiunto il sottosegretario – ci sono tutte le condizioni affinchè il governo si faccia carico di reperire le ulteriori risorse». «La strada – ha concluso Legnini – collegherà più velocemente l’Adriatico con il Tirreno, sarà capace di generare nuovi servizi e nuovo sviluppo per la Regione e l’intero Paese».