Abruzzo, export ancora in calo

16 luglio 2014 | 12:49
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Abruzzo, export ancora in calo

Nel primo trimestre del 2014 subiscono ancora un forte calo le esportazioni dei cinque distretti industriali abruzzesi (-12,4 per cento). L’Abruzzo risulta essere tra le regioni italiane maggiormente in difficoltà. Incide sull’andamento negativo dei distretti abruzzesi il crollo dell’export dell’abbigliamento sud abruzzese che continua infatti a seguire una dinamica negativa (-65 per cento). Passa in territorio negativo anche la pasta di Fara (-9,7 per cento), mentre consegue ottimi risultati l’abbigliamento nord abruzzese (+21,9 per cento) e continuano a registrare buone performance i vini di Montepulciano (+8,7 per cento) e il mobilio abruzzese (+10,1 per cento). Sempre in difficoltà il Polo ICT dell’Aquila (-76,1 per cento). Questi i principali risultati che emergono dal monitor dei distretti dell’Abruzzo curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico.

«L’analisi complessiva dell’orientamento geografico delle esportazioni abruzzesi – commenta Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – mette in evidenza nel primo trimestre del 2014 una riduzione dei flussi commerciali indirizzati sia verso i principali mercati di riferimento europei ed extraeuropei (Svizzera, Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Giappone), sia su importanti nuovi mercati (Federazione Russa in primis, Ucraina, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Cina)».

Si registrano segnali contrastanti dal mercato del lavoro nei distretti abruzzesi in questa prima parte del 2014. Nei primi tre mesi dell’anno sono complessivamente diminuite le ore autorizzate di Cig. In particolare sono considerevolmente calate le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni (Cig) ordinaria; tuttavia hanno registrato un rilevante incremento quelle di Cig straordinaria (Cigs), richieste soprattutto in situazioni di crisi aziendali.