In queste case grigie

16 luglio 2014 | 06:38
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In queste case grigie

di Valter Marcone

In queste case grigie dove il tempo

scaccia volti di uomini,

dove colano come ceri le stagioni

impassibili, un giorno un giorno

risuonerà di nuovo la voce

e il canto e il rumore e il frastuono

della vita.

Ora raccolgono come in un album

fotografico nascite matrimoni

e morti cucendo il passato

al presente, i giorni ai giorni

dissipati, le ombra alle ombre

che si susseguono, i peccati

ai peccati.

L’odore di fiori e di cipria

dipinge sulle pareti come un’onda

preziosa una fragrante eccitazione

mentre tutto s’addormenta.

E nel sogno la voglia dei baci,

l’immagine dei corpi risveglia

il nome dentro il cuore.

Il nome dell’amore

dal volto appena appena consumato

da quei baci, e dalle pene

senza orme sull’anima

appena appena accennate

in un adolescente furore

di vita e di morte.

Il desiderio raccolto

come un’acqua nel cavo della mano

bagna il mondo

e tutto quello che resta senza forma

è sogno.

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