
Un bando per l’assegnazione del marchio “Ospitalità italiana”. L’iniziativa, che porta la firma delle quattro Camere di commercio abruzzesi, coordinate dalla Camera di commercio dell’Aquila, in collaborazione con l’Istituto nazionale di ricerche turistiche (Isnart), è rivolta alle aziende del settore ricettivo e della ristorazione, ai negozi tipici alimentari, alle agenzie di viaggio e agli agriturismi.
Il bando, che si articola in due distinte sezioni, riguarda i comuni abruzzesi ricadenti nel cratere sismico e, per una seconda sezione, quelli fuori cratere.
«Il marchio ‘ospitalità italiana’ – spiega Lorenzo Santilli, presidente della Camera di commercio dell’Aquila – rappresenta un elemento distintivo a garanzia della qualità del servizio offerto e consente alle strutture che ne beneficeranno di entrare nel circuito enogastronomico e turistico del “made in Italy”, che annovera 1.700 ristoranti italiani nel mondo. Il marchio ‘Ospitalità italiana’ è riconosciuto, infatti, a livello internazionale e patrocinato dai ministeri dell’Agricoltura e degli Interni».
Santilli rileva, inoltre, come «le strutture che ottengono il riconoscimento del marchio ‘Ospitalità italiana’ fanno registrare un 16 per cento in più di occupazione rispetto alla media, oltre ad avere la possibilità di promozione, tramite l’Isnart, l’Istituto nazionale di ricerche del sistema camerale, che realizza l’Osservatorio nazionale del turismo per il Governo, sulla rete della comunicazione nazionale e internazionale».
Una delle novità più importanti riguarda l’ingresso di tali strutture nella piattaforma EO15 dell’Expò 2015 di Milano.
La domanda di ammissione alla selezione del marchio ‘Ospitalità italiana’ va presentata, entro il 30 agosto 2014, tramite Pec cciaa.laquila@aqlegalmail.camcom.it, redatta su apposito modulo scaricabile sul sito www.cciaa-aq.it e indirizzata alla Camera di commercio dell’Aquila, Ufficio promozione, via delle Industrie numero 1, Bazzano, 67100- L’Aquila.
L’ammissione alla selezione avverrà secondo l’ordine cronologico e il possesso dei requisiti. Le strutture verranno visitate, senza preavviso, da esperti selezionati che provvederanno a compilare una scheda di valutazione. Un’apposita commissione predisporrà, infine, la graduatoria per l’assegnazione del marchio “Ospitalità italiana”.