
Il Presidente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP), l’Abruzzese Sabatino Aracu, esprime il proprio sdegno per quanto accaduto ieri sera all’atleta della nazionale italiana di hockey su pista Massimo Tataranni, arrestato «in modo brutale e senza motivo dalla Polizia Locale di Alcobendas al termine della partita Spagna-Portogallo».
«Un comportamento ingiustificabile e aggravato dal fatto che gli agenti erano in borghese mentre il nostro giocatore indossava la divisa della nazionale, una vicenda paradossale quasi pirandelliana della quale c’è però poco da ridere e chiederemo tutte le spiegazioni del caso, oltre alle doverose scuse!», questo lo sfogo.
«Il fatto, – si legge in una nota divulgata dal presidente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, Sabatino Aracu, su quanto avvenuto all’azzurro hockeista Massimo Tataranni, arrestato dalla Polizia Locale di Alcobendas al termine della partita Spagna-Portogallo, per avere esultato in maniera ritenuta eccessiva in tribuna, e rilasciato oggi. – accaduto all’interno del palazzetto, a pochi metri dalla tribuna delle autorità e dello spazio riservato agli atleti delle squadre nazionali, non ha la benchè minima giustificazione. L’atleta italiano, che indossava la divisa della sua nazionale, non ha fatto nulla che potesse giustificare l’intervento della forza pubblica presente all’interno del palasport; si è limitato a festeggiare, al pari dei suoi compagni di squadra, il titolo di campione europeo appena conquistato. Ancor più grave è il fatto che, di fronte all’inconsistenza delle accuse, la Polizia Locale abbia proceduto nell’iter e consegnato Massimo Tataranni in custodia alla Polizia Nazionale che lo ha posto in stato di fermo, rifiutando l’immediato rilascio e trattenendolo per tutta la notte tra sabato e domenica. Una circostanza che ha impedito all’atleta di ricevere, assieme ai compagni, il meritato riconoscimento nel corso della cerimonia di premiazione (l’Italia ha conquistato il titolo Continentale)».
La FIHP nell’apprendere del rilascio appena avvenuto, ribadisce solidarietà e incondizionato appoggio a Massimo Tataranni ed esprime «il rammarico per questo episodio che ha macchiato un campionato europeo esemplare sotto il profilo dell’organizzazione e della correttezza di pubblico e atleti».
COSA E’ SUCCESSO?
L’oro al collo e una notte al fresco. E’ l’incredibile e inspiegabile epilogo degli Europei di Hockey su pista che ha visto l’Italia vincere una insperata medaglia d’oro ma soprattutto ha avuto una coda giudiziaria imprevista, protagonista l’azzurro Massimo Tataranni, 36 anni, veterano e bandiera della squadra, rilasciato dopo aver trascorso la notte al commissariato di Alcobendas, vicino Madrid.
Il giovane hockeista dopo aver assistito insieme ai compagni di nazionale al pareggio tra Spagna e Portogallo che, di fatto consegnava la medaglia d’oro all’Italia, ha esultato in tribuna in maniera ritenuta eccessiva e due agenti di polizia (in borghese) lo hanno bloccato e malmenato dopo che Tataranni, che invece era con la divisa della nazionale, quindi riconoscibile, aveva cercato di divincolarsi.