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di Raffaella De Nicola
Ho iniziato a marzo: barrette, diete dukan, dissociata, con patate, limoni o beveroni. Poi footing. Ogni mattina alle 6.30 a Bazzano eravamo io, la trippa e la nebbia, tutto rigorosamente ad occhi chiusi per il sonno.
A casa ho fatto cose tristissime: scialbe colazioni, pranzi sciapi, squallide cene. Sono scesa subito 2 kg e li ho riacquistati ancora prima di subito. Quando mi sono misurata il costume ho scelto il camerino buio, ma sono riuscita lo stesso a intravvedere enormi depressioni di cellulite in avvallamenti a buccia di arancia che festeggiavano finalmente il loro debutto in società.
Sono tornata a casa, l’unica cosa che ancora mi andava erano le pinne.
Ho intervistato i costumi, si rifiutavano di entrare nel mio corpo e lì è iniziata una feroce vertenza sindacale, alla fine li ho schiaffati in cassa integrazione e li ho minacciati di licenziamento. Sono andata al mare e sulla riva, mentre camminavo, i bambini schiamazzavano, l’odore degli abbronzanti, il sole che sorrideva a tutti meno che a me, l’ho sentito distintamente. Allora ho fatto [i]fermetese riavvolgiamo la pellicola, i bambini sì, il sole pure, l’abbronzante ok ma che è ‘sto sciabordio?[/i] Mi sono mossa e lo SCIAAFFF SCIAAFF continuava. Mi guardo dietro NIENTE, sospettosa a lato NULLA, vado verso la bicicletta SCIAAFF SCIAFF: ma fossi io? Mi guardo la borsa, le sciarpelle, il pareo e, ORRORE PURO, capisco che le mie cosce strusciano l’una contro l’altra e canticchiano la colonna sonora di shining.
Forse sarà perché, come il mio cane, io + lui passiamo i pomeriggi in sosta davanti al frigorifero? Vado dalla nutrizionista, è carina ma fa un lavoro crudele.
Constatiamo che da 90.60.90 sono passata a 60.90.90 un cubo ambulante, praticamente, con slittamento di masse lipidiche nella zona centrale su cui menti matematiche studieranno, un giorno, il teorema del parallelepipedo vivente: come fa un cubo a mangiare la carbonara? [i]Con la forchettaaa [/i]risponderanno in coro gli alunni con le mani alzate, mentre il docente mostrerà le foto di io che me magno lo spaghetto impregnato d’ovo, l’espressione felice ed il guanciale che emigra dal piatto alla mia pancetta.
Mi dà la dieta ma mi dispero: non c’è traccia di lasagne, arrosticini, fagioli con le cotiche, pecorino, melanzane sott’olio, pane casereccio, salsiccia, nutella. E [i]va be’, po’ esse pure carina questa ma ammazza quanto è tosta[/i].
Comincio a dimagrire, seriamente questa volta, anche se vado a letto con la bilancia. A ‘na certa mi si chiude lo stomaco [i]mangi mangi, più mangerà e più dimagrirà con i giusti alimenti nei giusti momenti[/i] mi fa lei. Ma è sicuro che questa non è pazza? mi domando. No, non è pazza. Dimagrisco mangiando, orca vaccaaa, ma com’è? Ma mica me sto’ appende? Nient’affatto, anzi, sto in gran forma, saranno i due litri di acqua che devo bere? Ho saputo che in ufficio stanno a fa’ la colletta: pensano che abbia un problema alla prostata (scusate, ma in tutto questo tempo non ve ne siete accorti che so’ ‘na femmina?), c’è pure chi ha aperto le scommesse su quanto duro senza arrosticini.
Intanto per adesso ho buttato il burqabikini, quello ascellare a collo alto e quello premaman. Ora sto facendo la balena spiaggiata, sono irriconoscibile sulla riva perchè mi travesto, guardo uomini tartaruga, quelli stile Riccione e l’uomo uovo che c’ha ancora la ceretta attaccata sul petto.
Io intanto da lontano vedo una mandria di aquilani e allora mi nascondo e porca vacca, ottio, ci sta pure il mio capo, no questo proprio non lo reggo: il mio capo, con un costume firmato (digitalmente?) è veramente troppo, mi imbarazzo da morire, [i]proprio qua doveva veni’ st’intontito[/i]? Mi metto subito a pancia in giù, cappello in faccia, un gabbiano mi si posa sopra che m’ha scambiato pe’ ‘no scoglio. Intanto vedo, non vista, il Super capo, lo squadro e lo classifico: uomo fisarmonica – ritira la pancia appena passa ‘na femmina e poi la rilascia di botto, prima di morire per asfissia, i capillari scoppiati in faccia e il budino che si riassesta finalmente, dopo un attimo di turbamento, sulla piattaforma intorno l’ombelico.
Neanche gli uomini scherzano pero co’ ‘sta prova boxer eh? Un po’ di trekking in Alto Adipe noo? E il pensiero terrificante che lo possa incontrare con il mens brief bikini o g-string thong (per favore andatevelo a vedere, ma prima posizionate un cuscino su dove atterrerà la testa) mi fa svenire per l’ennesima tamarrata da spiaggia di cui, proprio nessuno, sentiva la mancanza.