
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, ha firmato, questa mattina, un contratto di sviluppo nazionale che, tra gli altri, sostiene il piano strategico di Sanofi per sviluppare l’innovazione e la competitività dello stabilimento produttivo di Scoppito (L’Aquila).
Il Governo, in particolare, ha stanziato un contributo pari a 4,3 milioni di euro a fronte dei 28,3 investiti dall’azienda.
Per Sanofi era presente Arturo Zanni, presidente e amministratore delegato del gruppo in Italia. «L’industria farmaceutica rappresenta un’eccellenza del [i]made in Italy[/i] ed è una leva importante per tornare a crescere: siamo il secondo Paese in Europa per capacità manifatturiera», ha dichiarato Zanni. «Il radicamento di Sanofi sul nostro territorio, con ben 6 stabilimenti produttivi – ha aggiunto – si inserisce in un contesto fertile, che racconta tante storie di eccellenza che hanno coinvolto generazioni di italiani. Ringraziamo il Governo Renzi che ha il merito di riconoscere il valore strategico del nostro settore e di concretizzare un contratto di sviluppo che sentiamo particolarmente importante per la rinascita dell’Aquila e del territorio abruzzese».
Il piano strategico del sito di Scoppito prevede la realizzazione di interventi innovativi – nuove tecnologie e nuove produzioni – per il miglioramento della capacità e della qualità delle lavorazioni, con l’obiettivo di localizzare produzioni attualmente realizzate in stabilimenti esteri. Inoltre, è prevista la realizzazione di un nuovo reparto volto a migliorare la competitività, l’efficienza operativa, la logistica e la sostenibilità di tutta la gamma di prodotti da banco del gruppo attraverso l’introduzione di nuove tecnologie.
«Lo stabilimento di Scoppito – si legge in una nota – rappresenta uno dei poli strategici di Sanofi per la produzione e il confezionamento di prodotti solidi orali, con 4,6 miliardi di compresse prodotte e oltre 121 milioni di confezioni realizzate nel 2013, esportate in oltre 90 paesi. Per la sua centralità strategica il sito è stato scelto per la produzione delle compresse masticabili dell’antiacido Maalox®, investendo nel miglioramento della sua dotazione tecnologica già all’avanguardia e accrescendone il livello di specializzazione. Sanofi Italia è la maggiore realtà industriale nel settore farmaceutico nel Paese, sia per numero di collaboratori sia per volume di produzione. Da sempre l’azienda si impegna per il benessere delle comunità locali in cui opera, con l’obiettivo di mantenere i livelli di stabilità occupazionale e di competitività del territorio».
IL GOVERNO AIUTA LE IMPRESE
Dai pomodori alla fibra ottica, dal caffè agli alberghi, dalla pasta agli elettrodomestici, fino all’energia. C’è tutto il mondo dell’industria del [i]made in Italy[/i] nell’elenco dei 24 contratti di sviluppo firmati a Palazzo Chigi, destinati per l’80 per cento al Sud, e con i quali si mettono in campo 1,4 miliardi totali (700 pubblici dai fondi europei) che daranno lavoro a 25mila persone.
«Io faccio l’uomo immagine», ha scherzato il premier Matteo Renzi nel corso della rapida e affollata cerimonia per la firma dei 24 contratti. Nella sala di Palazzo Chigi c’erano infatti anche il sottosegretario Graziano Delrio, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, l’ad di Invitalia Domenico Arcuri e i rappresentanti delle aziende coinvolte.
«Il governo – ha spiegato Renzi – prova a dare un messaggio concreto di investimento sul Paese», perché «alla fine dei mille giorni l’Italia sarà nelle condizioni di guidare la politica industriale dell’Europa e non essere fanalino di coda».
Non solo: il premier ha sottolineato come il 44 per cento dei programmi di investimento sia promosso da imprese controllate da gruppi esteri, evidentemente interessati a investire in Italia. I contratti firmati oggi, che insieme agli altri 12 già stipulati portano la cifra complessiva a 1,438 miliardi tra investimenti e agevolazioni, sono quasi tutti (20) concentrati sull’industria, mentre tre riguardano il turismo e uno il commercio.
Il più ricco – 100 milioni di investimenti e 74 di agevolazioni – è quello che fa capo a Euralenergy e prevede la costruzione ed esercizio di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e vapore, attraverso l’utilizzo di carbone d’importazione, da cedere prevalentemente ad Eurallumina e favorire così la riapertura dello stabilimento del Sulcis attraverso un abbattimento dei costi. Gli addetti coinvolti, tra salvaguardati e nuovi occupati, sono 357.
A seguire in ordine di importanza figura il progetto di Telecom Italia per la realizzazione di una rete in fibra ottica in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia (93 milioni totali). Sempre nel settore tlc c’è il contratto Vodafone (circa 64 milioni) per il potenziamento della rete in Puglia e Calabria e quello Stm (semiconduttori) per il potenziamento dell’impianto di Catania.
Nell’elenco figurano poi Whrilpool, che ha appena acquisito la Indesit e che è coinvolta per l’incremento della capacità produttiva dello stabilimento di lavatrici di Napoli, ma anche Mbda Italia, Prysmian, Seda Italy, Denso Manifacturing, due aziende del farmaceutico (Sanofi Aventis e Dompè) e diverse dell’agroalimentare: Ferrarelle, Molino e Pastificio De Cecco, Ponti, Giovanni Bosca Tosti, Siciliani, La Regina di San Marzano, gruppo Oleario Portaro, Kimbo e Benincasa.
Nel capitolo turismo e commercio figurano infine i progetti Diomira (riqualificazione delle strutture turistiche nel bacino compreso tra Napoli e i comuni vesuviani), Ro.ma Immobiliare (tre nuovi alberghi di cui due a Maratea e uno a San Nicola Arcella) e Item (ristrutturazione del complesso ‘La Perla Jonica’ ad Acireale).
LE REAZIONI:
LA PEZZOPANE: «E’ UN PASSO AVANTI CONCRETO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO» – «La firma dei contratti di sviluppo che porteranno investimenti nell’industria, nell’agricoltura, nel turismo e nel commercio è un’ottima notizia per tutto il Paese e in particolare per l’Abruzzo, dove saranno cofinanziati i progetti Sanofi Aventis e Dompé, confermando così e rafforzando la vocazione della nostra regione per il comparto chimico-farmaceutico. Giunge così a compimento, grazie al governo Renzi, un lavoro che ha visto l’impegno degli enti locali e sul quale c’è stata grande aspettativa».
Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
«Siamo davvero molto soddisfatti – prosegue Stefania Pezzopane – perché si tratta di un passo avanti concreto per lo sviluppo del territorio e di posti di lavoro».