Tasse universitarie, Consiglio studentesco out

24 luglio 2014 | 18:06
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Tasse universitarie, Consiglio studentesco out

Studenti alla ribalta. Nella seduta di ieri, mercoledì 23 luglio 2014, il Consiglio Studentesco è stato impossibilitato ad esprimersi su una delle questioni più importanti per gli studenti: le contribuzioni studentesche.

Nonostante l’organo di più alta rappresentanza studentesca dell’Univaq avesse già chiesto nell’ ottobre 2013 di iniziare una discussione sulle tasse, «l’Ateneo si è ridotto agli ultimi giorni utili e, ad oggi, non esiste una proposta di deliberazione completa sul tema. Lo stesso CdA di domani si troverà a discutere dunque della reintroduzione delle tasse universitarie avendo esclusivamente un variegato insieme “di proposte”». Queste le parole della Presidente del Consiglio studentesco, Arianna Fiorenza a seguito degli ultimi avvenimenti.

«Tra queste il Senato Accademico si è espresso per una tassazione per le fasce più deboli di 520 euro che sommate alle 156 euro della tassa regionale, costringerebbero gli studenti meno abbienti a pagare 676 euro annui. L’esito è dunque che qualsiasi proposta approverà il CdA differente dal regolamento tasse previgente sarà una delibera senza il necessario e obbligatorio parere del Consiglio Studentesco».

«Il Consiglio Studentesco – si legge ancora nella nota – riunitosi il 23 luglio, principalmente proprio per esprimere un parere sul regolamento tasse, ha espresso dunque all’unanimità il suo più forte disappunto perché per l’ennesima volta l’Amministrazione universitaria ne ha svilito le funzioni.

Sembra che sia ormai una prassi della governance d’Ateneo lo svuotamento e lo stravolgimento dei procedimenti amministrativi e deliberativi necessari per giungere a decisioni logiche, coerenti, approfondite e razionali. Dall’esercizio provvisorio, all’iter stravolto sulle proposte di numero programmato, fino ora alle decisioni sulle tasse universitarie.

Come se non bastasse a 5 giorni dall’apertura delle immatricolazioni si stanno stravolgendo le scadenze amministrative, si è ancora nella totale incertezze sulle tasse universitarie, non si sa ancora chi occuperà gli spazi didattici del polo di Roio e si pretende persino di stravolgere, tramite accorpamenti, l’organizzazione delle segreterie studenti, vera interfaccia dell’Ateneo verso gli studenti e i futuri immatricolati».

Il Consiglio Studentesco pretende il rispetto del ruolo per esso delineato dallo Statuto dell’Università, chiede all’Amministrazione centrale di mettere nelle condizioni gli organi deliberanti di poter svolgere le proprie funzioni correttamente e chiede al CdA e alla Rettrice di rinviare discussioni che modifichino sostanzialmente le regole relative all’iscrizione, alle segreterie studenti, alle tasse universitarie e alle scadenze ormai al prossimo anno accademico evitando di generare ulteriore confusione nella fase delle immatricolazioni ed evitando forzature su deliberazioni che necessiterebbero dell’indispensabile parere obbligatorio del Consiglio Studentesco.